Skip to main content

Fiorentina, a Torino deludono tutti

FIRENZE – Perdere a Torino contro la Juve capolista poteva anche essere fisiologico. E’ il modo in cui la Fiorentina l’ha fatto a lasciare l’amaro in bocca. La gara dei viola in pratica è durata venti minuti. Fino al vantaggio di Vucinic che ha sfruttato al meglio un rinvio di testa (mai rigiocare la palla centrale è l’insegnamento che si sentono ripetere i difensori fin dall’oratorio) di Roncaglia.

Dal momento in cui il destro a girare del montenegrino ha impallinato il portiere viola, la gara è stata un monologo bianconero. E il risultato finale poteva essere molto più severo del 2-0 maturato grazie al tocco vincente – senza lo scarpino – di Matri in chiusura di primo tempo. Se nella ripresa Vidal e compagni non hanno dilagato è stato infatti solo per alcuni buoni interventi dello stesso Viviano e per quell’imprecisione sotto porta figlia forse anche di un po’ di sufficienza. La Fiorentina non ha davvero mai dato l’impressione di poter riaprire i giochi. Molli, svagati e forse anche un po’ intimoriti dall’atmosfera dello “Juventus Stadium”, i giocatori viola hanno sfornato una delle peggiori prestazioni stagionali proprio nell’occasione più attesa dai tifosi.

L’emblema della serataccia della Fiorentina è nel modo in cui Gonzalo Rodriguez ha spianato la strada a Vucinic dopo il primo gol del montenegrino. Farsi soffiare il pallone al limite della propria area per tentare un dribbling è impensabile per un giocatore di serie A. Ma è stata un po’ tutta la difesa ad apparire fuori giri: Montella ha anche tentato di cambiarla inserendo Tomovic al posto di Savic nell’intervallo, la frittata però ormai era ampiamente fatta. Che neppure il tecnico viola credesse nella rimonta lo ha testimoniato al 28′  della ripresa quando ha tirato fuori dalla contesa Jovetic per far posto a Ljajic.

Già, Jo Jo. Forse è proprio lui ad uscire con le ossa maggiormente rotte da questa fredda serata piemontese. Domenica scorsa era finalmente riuscito a sbloccarsi e pareva volesse spaccare il mondo anche davanti a quello che prossimamente potrebbe essere il suo pubblico. Buffon però gli ha respinto di piede il suo sinistro quando il risultato era ancora sullo 0-0. E’ stato il suo unico lampo. Poi si è adeguato al ritmo basso dei compagni. Continuando a sprecare energie per tornare ad aiutare un centrocampo letteralmente asfaltato da Marchiso e soprattuto Vidal.

A differenza della gara d’andata quando la squadra di Conte a Firenze non perse solo grazie alla buona sorte, quattro mesi e mezzo dopo i 16 punti che separano in classifica Juventus e Fiorentina non sono sembrati eccessivi. A proposito, oltre che per il morale il ko di Torino rischia di costare caro a Montella anche in chiave Europa. L’impressione è che nonostante il grande girone d’andata la squadra non sia attrezzata per lottare per la Champions League: bisognerà anzi evitare contraccolpi psicologici per farsi risucchiare da Catania e Roma. Anche perché domenica prossima – in notturna – al Franchi arriverà l’Inter. Fortuna che Montella potrà tornare a contare su Aquilani, Migliaccio e probabilmente per la prima volta anche su Momo Sissoko. Pizarro e persino Borja Valero a Torino sono sembrati stanchi, mentre Romulo è solo un buon rincalzo. Per tornare a giocare da Fiorentina, insomma, servono innanzitutto forze fresche a centrocampo.

Fiorentina, Jovetic, Montella


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741