Ladri in chiesa, arresti e denunce a Pisa
Sono stati arrestati dai carabinieri gli autori di numerosi furti di oggetti sacri nelle chiese di Pisa e provincia, tra febbraio e marzo. I militari hanno eseguito stamani tre arresti e denunciato due donne che avevano il compito rivendere ai negozi specializzati della città il numeroso materiale rubato dai luoghi di culto. Si tratta di oggetti sacri ed ornamentali, in oro argento, molti dei quali anche di rilevante valore artistico, che venivano resi irriconoscibili e smerciati a peso, al fine di ricavarne un facile e lauto profitto in immediate operazioni di compravendita. Ingente il valore della merce recuperata.
Dalle indagini é emerso come i componenti della banda agissero con tempestività e precisione quasi chirurgica, selezionando gli obiettivi da colpire nel corso di mirati sopralluoghi preventivi, durante i quali, dissimulandosi tra i fedeli, fotografavano anche il materiale oggetto poi di furto.
L’attività criminale aveva creato preoccupazione in città tanto che era intervenuto lo stesso prefetto di Pisa Francesco Tagliente, dopo un incontro con l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, a seguito di cinque furti portati a termine in due settimane. Uno di questi anche nella centralissima chiesa di San Martino, nel cuore di Pisa.
E’ stato lo stesso prefetto Tagliente a congratularsi stamattina con il comandante provinciale dei Carabinieri di Pisa, colonnello Gioacchino Di Meglio.
“Ringrazio gli investigatori – ha aggiunto il prefetto – anche per la professionalità che ritengo meritevole di essere evidenziata: hanno potuto escludere, nell’immediatezza dei fatti, le finalità sataniche rassicurando tutta la comunità religiosa. Oggi abbiamo avuto, infatti, conferma che i furti sono stati commessi con un movente unicamente appropriativo”.
Tagliente ha, infine, espresso la propria riconoscenza ai componenti dell’Associazione Carabinieri e Polizia di Stato per aver manifestato un’immediata, spiccata vocazione sociale, offrendosi di affiancare l’attività delle Forze di Polizia nella vigilanza alle Chiese più esposte ai furti di oggetti sacri.
