Rossi: “La Concordia venga smantellata a Piombino”

FIRENZE – Il cantiere all’Isola del Giglio prosegue e si torna a parlare dove smantellare il relitto della Costa Concordia naufragata il 13 gennaio 2012. La Regione Toscana ha sempre avuto un punto fermo: il porto di Piombino. Molte però le voci fuori dal coro e le alternative.
“Chi si opponeva non vuole che il porto di Piombino assuma dal punto di vista industriale una funzionalità che lo renda davvero competitivo anche con altri porti italiani”. Così il Presidente Enrico Rossi parlando del potenziamento del porto di Piombino in vista dello smantellamento della Costa Concordia. “La gara c’è stata -ha spiegato- però a volte ho sentito frasi di cui non ho capito il contenuto. Altre volte anche un po’ di mancanza di rispetto, perché non siamo stati noi toscani a volere che la nave naufragasse. Ce ne siamo dovuti occupare, e penso sia giusto che ci sia anche un ritorno economico per questa disgrazia”. Rossi ha ricordato che “abbiamo agito con la leva della Costa Concordia per avere il decreto, che ci ha consentito di accelerare i lavori del porto”, precisando che quanto il relitto sarà a Piombino “il costo sarà a carico di Costa Crociere”, mentre il potenziamento “farà crescere anche la competitività del sistema industriale di Piombino, e darà maggior valore alla Lucchini che sta terminando la fase commissariale e sta cercando un compratore”.
Se i tempi del potenziamento del porto di Piombino e dello spostamento della Costa Concordia coincideranno, bene ha sottolineato Rossi, altrimenti si troveranno altre soluzioni: “noi puntiamo a farle coincidere, e comunque le altre soluzioni, qualora ci fossero, dovrebbero tenere conto di vincoli ambientali e sociali. La nave dovrebbe a ottobre forse sarà raddrizzata. Noi chiediamo di fare quanto prima”.
Il Governatore Rossi ha ricordato il sommozzatore filippino trovato morto ieri, venerdì 26 aprile, all’Isola del Giglio. “Una morte non legata alle attività del cantiere -ha detto Rossi- A lui va il nostro pensiero per un lavoro duro e rischioso svolto lontano dalla propria casa e dai propri affetti, condiviso con centinaia di tecnici e operai impegnati al Giglio cui va la nostra gratitudine”. Il sub, filippino di 54 anni, è stato trovato morto nella doccia della sua camera, a bordo del Pioneer, la nave albergo che ospita il personale che sta lavorando alle operazioni preliminari per la rimozione della nave Costa Concordia a Giglio Porto.
