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Bandiera

Si risparmia su tutto, anche sulla bandiera

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FIRENZE – Si risparmia su tutto, anche sulla bandiera. Quelle esposte sugli edifici pubblici in occasione delle feste nazionali dovrebbero mantenere un minimo di decoro. A Firenze non è sempre così. A cominciare dalla sede della Giunta della Regione Toscana, a quella della Provincia, ad alcune scuole. Nuove, perfette e ben allineate invece quelle esposte sul balcone del palazzo di Equitalia.

Non si capisce se è per mancanza di qualche decina di euro, tanto è il costo di una bandiera specie all’ «ingrosso», o per disinteresse. Un rapido giro in città, oggi 1 maggio festa nazionale, conferma quanto già in essere da tanto tempo: troppi i drappi sporchi, molti quelli sbiaditi, alcuni strappati. Molti, anche la colpa qui può essere del vento, attorcigliati (quasi da sempre) alle aste.

Ne esce una pur informale classifica dalla peggiore alla migliore situazione. La maglia nera tocca alla sede provinciale dell’Inpdap di via Masaccio, dove la bandiera nazionale è addirittura assente e il palo vuoto che la ospitava è accompagnato da una bandiera europea e una del comune di Firenze vecchie, rotte e sbiadite.

Altra maglia nera da bassa classifica spetta di diritto alla bandiera (ex) tricolore esposta alla sede dell’Automobile Club in viale Amendola. Qui i drappi non sono solo vecchi ma anche strappati. Due scuole cittadine non brillano come buon esempio: il liceo Pascoli di viale Don Minzoni non dispone di un’asta doppia per poter esporre insieme – come previsto – la bandiera italiana e quella europea. I due drappi sono a distanza di una ventina di metri l’uno dall’altro, ed entrambi naturalmente provati dal tempo. Il liceo classico Galileo di via Martelli, una delle strade più frequentate della città, espone due bandiere vecchie e attorcigliate, di colore quasi indefinito.

Non è da meno il Tribunale dei Minorenni in via della Scala, una delle strade sicuramente più ricca di smog della città visto il traffico, che espone due bandiere che comunque non subiscono almeno un lavaggio da anni e che, inoltre, sono invertite di posto. Quella tricolore dovrebbe stare a destra rispetto all’esposizione e non a sinistra come in questo caso.

In via Cavour la sede della Provincia – a differenza del Consiglio Regionale nel palazzo di fronte – espone quattro bandiere ripiegate su sé stesse all’interno di un balcone. Così non sventolano. Oltre a quella italiana, europea e della stessa provincia, c’è quella multicolore della Pace.

Anche il palazzo istituzionale più importante della Toscana, la sede della Giunta regionale in piazza del Duomo, davanti alla cupola e a migliaia di turisti sembra non preoccuparsi più di tanto delle bandiere. Le tre regolarmente esposte sembrano soffrire di vecchiaia e quasi vogliono dire: «Lavateci». Come un tempo si usava scrivere con un dito sul cofano di un’auto sporca.

Nuove e ben disposte invece sono le bandiere alla scuola media Masaccio in viale Mazzini. Purtroppo è sfuggito che, quando i vessilli sono tre, il posto centrale spetta a quella tricolore e non a quella del comune di Firenze. Eccessivo ossequio verso Palazzo Vecchio o semplice svista? Pensiamo alla seconda, che però dovrebbe essere rapidamente sanata, visto anche l’ambiente didattico.

Come pure – e sarebbe stata realmente duro constatare il contrario – sono perfettamente a posto le bandiere esposte sul balcone di Palazzo Vecchio. Nuove e perfettamente curate.

Ma il vertice della nostra classifica lo lasciamo al balcone della sede di Equitalia Centro nel viale Matteotti a Firenze. Tre bandiere nuove, italiana, europea e di Firenze, fanno bella mostra di sé. A dispetto di tanti altri uffici pubblici.


Sandro Addario

Giornalista

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