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Palazzo Montecitorio

2 giugno: come si espone la Bandiera? Utile guida della prefettura di Pisa

Palazzo Montecitorio
Palazzo Montecitorio a Roma, sede della Camera dei Deputati

PISA – Come si espone la bandiera italiana alla finestra o sul balcone di un palazzo? A destra, a sinistra, e quella europea dove va? Un’utile guida è stata diramata oggi dalla Prefettura di Pisa a tutti i Comuni e gli uffici pubblici della provincia. In tutto circa 80 destinatari. È allegata ad un richiamo scritto del prefetto Francesco Tagliente, che invita a verificare che la bandiera nazionale e quella europea siano esposte in modo corretto ed in buono stato, soprattutto nell’imminenza del 2 giugno, festa della Repubblica.

Scarica qui il testo della guida all’esposizione della bandiera, dove sono comprese anche casistiche e foto esemplificative di corretta o non corretta applicazione delle norme vigenti. Obbligatorie non solo per gli uffici pubblici ma di utilità anche per strutture private, come ad esempio alberghi, associazioni, centri congressi.

Ogni ente pubblico deve aver designato un responsabile che deve controllare – scrive Tagliente – «sia la corretta esposizione delle bandiere nel rispetto delle regole protocollari, sia che le stesse non si presentino logore, scolorite, strappate, sporche o male avvolte all’asta».

«Particolare attenzione si richiama – aveva già scritto il prefetto di Pisa agli stessi destinatari il 2 maggio – sulla disposizione delle bandiere all’esterno degli uffici pubblici tenendo presente che la bandiera nazionale, se esposta insieme ad altre, occupa il posto d’onore a destra (se sono due) o al centro (se sono di più). Ove siano disponibili tre pennoni fissi e le bandiere da esporre siano due, è lasciato libero il pennone centrale». Dove naturalmente per posto d’onore si intende quello che si trova a destra, affacciandosi alla finestra o al balcone dove sono affisse le bandiere. Guardando quindi verso l’esterno e non verso la facciata del palazzo.

«Per quanto concerne la bandiera dell’Unione Europea – ricorda ancora Tagliente – la legge n. 22/1998 dispone che essa accompagni la bandiera nazionale ogni volta che questa è esposta, occupando la seconda posizione. Si rammenta che non è ammessa l’esposizione della bandiera europea da sola».

Ma il richiamo forse più importante è quello dove viene attirata l’attenzione sul fatto che (articolo 9 Dpr 121/2000) «le bandiere devono essere esposte in buono stato e correttamente dispiegate». Sono sempre troppi i casi in cui i vessilli esposti negli edifici pubblici sono sbiaditi, consumati e qualche volta perfino strappati, come indicato anche in un recente servizio di FirenzePost. Si vedono residui di bandiere che il vento ha piegato su sé stesse e che sono immobili da tempo, vinti dalla polvere e dalla poca attenzione. Una trascuratezza che non è possibile giustificare solo con le conseguenze della «spending rewiew».


Sandro Addario

Giornalista

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