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Il presidente della Regione, Enrico Rossi

Rossi bacchetta il Pd: «Serve aria nuova e non aria fritta»

Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, critico nei confronti del Pd
Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, critico nei confronti del Pd

FIRENZE – Uomo del Pd, oltre che governatore toscano. Ma anche critico per le attuali prese di posizione del partito. E stamani Enrico Rossi, dai microfoni di Controradio, c’è andato giù duro in merito al Congresso del partito democratico.

«Spero anche io che nel Pd si faccia entrare aria nuova ma non aria fritta perché ce ne è già abbastanza. E dobbiamo fare attenzione anche a non creare discussione intorno a questa aria fritta -ha detto il Regione Toscana Enrico Rossi- E neanche abbiamo bisogno troppo di aria rifritta. Veltroni o D’Alema bisogna che lascino uno spazio di campo a chi c’è dopo. Il loro parere è importante e autorevole ma non mi piace che dietro ai candidati ci siano queste figure e che prendano eccessivamente spazio. Si consenta al partito di discutere. Il Pd ha bisogno di un cambiamento e di una svolta anche del suo gruppo dirigente».

La discussione si è incentrata sul candidato segretario che dovrà raccogliere il testimone del traghettatore-Epifani. «Non sono contro Renzi perché noi siamo contro la destra, e credo che Cuperlo possa essere un buon candidato segretario. Abbiamo bisogno di un congresso vero e di un segretario che svolga il suo ruolo senza usarlo come trampolino per la presidenza del Consiglio» ha spiegato Rossi.

Secondo il governatore, il nuovo segretario Pd deve svolgere questo ruolo almeno per 4 anni. «Bersani fu eletto segretario perché pensasse al partito, io ho stima verso di lui, ma siamo arrivati alle elezioni senza neanche il congresso organizzativo che ci era stato promesso. Non si può essere solo un partito di potere e istituzionale ma dobbiamo ristabilire un rapporto con i territori, i lavoratori. Altrimenti saremo sempre più indigesti».

Quindi un auspicio finale: «Se un giorno tra gli espulsi del Movimento 5 Stelle, o chi lo lascia perché non sopporta i modi autoritari di Grillo, si formasse alla Camera e al Senato, un gruppo di M5s che insieme a Sel e al Pd faccia una maggioranza di Governo, in quel momento ne vedremo delle belle».


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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