Fiorentina, Montella punta su Ljajic e anche su… Neto

FIRENZE. Nella prima conferenza stampa dell’anno, Vincenzo Montella si è mostrato tranquillo. Esattamente come lo scorso anno. Ed è proprio alla passata stagione che ha fatto riferimento più volte, facendo quasi finta di nulla in relazione alla campagna acquisti faraonica che sta conducendo la Fiorentina: mentre il tencico parlava a Moena, a Firenze Pradè e Macia incontravano il procuratore di Marco Verratti, Di Campli: i prossimi saranno giorni importanti anche per questa operazione.
Per ciò che riguarda il mercato, Montella però si è limitato a fare un grande in bocca al lupo per il futuro a Jovetic da oggi ancora più vicino al City visto che Mencucci è volato a Manchester («quando ha giocato con noi si è sempre impegnato a fondo, voleva provare altre esperienze») e a dire che se è quando arrivera Ilicic, dovrà studiare parecchio per trovargli una sistemazione in campo considerato che tatticamente è difficilmente collocabile.
Ma prima di dirigere il secondo allenamento della giornata sotto un abbondante acquazzone, il tecnico viola è intervenuto anche su molti altri temi. Ecco i concetti principali. «Non sento responsabilità diversa rispetto all’anno scorso anche perchè la società non mi ha chiesto nulla di diverso: siamo consapevoli che il budget di almeno sei club è superiore al nostro».
Poi sui singoli. A iniziare da Ljajic. «Avrebbe bisogno di un anno in più di Fiorentina per trovare la continuità e per terminare il suo percorso. La scelta finale però spetterà a lui. Quello che gli consiglio è di restare ma deciderà lui. Parole importanti, Montella, le ha spese anche su Neto. Ha grandissime qualità. Dobbiamo capire se sarà convinto di sopportare una situazione difficile, dove non gli verrà perdonato niente. Per adesso è lui il portiere della Fiorentina: giudicheremo il suo operato anche attraverso le amichevoli».
Capitolo Mario Gomez, la grande star del ritiro viola. «Sugli aspetti tecnici c’è poco da scoprire. I suoi numeri parlano da soli. Sotto l’aspetto caratteriale mi sembra un ragazzo eccezionale, calato nella parte alla perfezione. Lo avevo chiesto a gennaio e la società mi ha accontentato, anche inaspettatamente. Mi auguro che possa entrare subito nel vivo della condizione fisica e mentale».
E’ chiaro però che la Fiorentina sarà costruita intorno al bomber tedesco. L’allenatore ha comunque spiegato che per ora lavorerà su due moduli. «Voglio provare sia il 4-3-3, come ho fatto a Montecatini la settimana scorsa, che il 3-5-2. In base alla partita e alle caratteristiche dei giocatori deciderò il modulo più adatto e non è detto che durante le gare l’assetto non possa cambiare».
Chiusura dedicata al futuro. «Non mi piace fare proclami. Le cose possono cambiare da un momento all’altro. Penso a fare del mio meglio per conservare il mio posto alla Fiorentina: al di là del rinnovo del contratto, da solo comunque non vado via. Questo è certo».
