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Bakic: «La Fiorentina può vincere tutto. Ljajic? Lo vedo sereno»

Un allenamento a Moena dove i viola resteranno fino a mercoledì
Un allenamento a Moena dove i viola resteranno fino a mercoledì

FIRENZE. Pomeriggio di riposo. Una sola seduta, oggi, per i viola nel ritiro di Moena che sta per volgere al termine. Mercoledì sarà infatti l’ultimo giorno di lavoro sulle Dolomiti, alla vigilia della prima trasferta internazionale della squadra, quella dell’8 agosto a Villareal che potrebbe anche essere trasmessa in diretta su RaiSport 1 (a breve è attesa la decisione).

La buona notizia di giornata, comunque, è che Gonzalo Rodriguez ha finalmente recuperato. Da oggi si allena ufficialmente con il gruppo (stamattina a lavorare a parte è stato il solo Mati Fernandez ) e a certificare il suo pieno rientro nei ranghi c’è la “convocazione” dello spagnolo per la conferenza stampa di domani, probabilmente l’ultima del periodo trentino.

Dove continua a tenere banco anche il mercato, soprattutto il caso Ljajic che ha fatto ulteriormente inasprire i rapporti tra Milan e Fiorentina. Del serbo, ha parlato anche uno degli ultimi arrivati, il montenegrino Marko Bakic che, fatte le debite proporzioni, vorrebbe diventare l’erede di Jovetic da cui ha mutuato anche la maglia numero 8.

«Stevan – ha rivelato Bakic in un italiano perfettibile ma comunque già accettabile – è uno dei migliori giocatori del Montenegro, sono felice che mi abbia lasciato la sua casacca: me lo aveva promesso quando mi rivelò che forse se ne sarebbe andato».

A proposito di giocatori slavi, inevitabile appunto la domanda anche su Ljajic. «Parliamo spesso e io Adem lo vedo sereno e tranquillo. Spero che rimanga perché ci farebbe davvero molto comodo. Devo dire comunque che io ammiro molto anche i miei compagni di reparto a centrocampo. Sia Borja che Aquilani sono molto bravi ma ammiro più che altro Pizarro: da lui cerco di imparare.

Già, perchè anche se Bakic si sente un trequartista, Montella («un tecnico giovane e preparato»)  per ora lo utilizza più che altro come vice del cileno, da regista. A differenza di Ilicic, però Bakic non si scompone. «Io gioco dove vuole l’allenatore, se gli faccio comodo da terzino, per me va bene giocare anche in quella posizione».

Già, perché il giovane montenegrino è consapevole di essere arrivato in una squadra molto forte che può farlo crescere ulteriormente, lui che lo scorso anno era al Torino dove però non ha quasi mai trovato spazio (solo una presenza al suo attivo) complice anche qualche infortunio: «La Fiorentina è eccezionale, per me possiamo andare avanti in Europa League e vincere qualcosa di importante» conclude questo filiforme centrocampista che, è bene non dimenticarlo, ancora non ha compiuto vent’anni.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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