Tanturli, funerali con tanti tifosi. Il ricordo della Fiorentina alla festa di martedì

FIRENZE. Probabilmente Valter il suo funerale lo avrebbe voluto proprio così. Con tanta gente nonostante il periodo di vacanze, con l’amico cappellano viola, don Massimiliano Gabicci a officiare la Messa, con una rappresentanza del club (l’ad viola Sandro Mencucci, in diverse circostanze della funzione religiosa vicino alle lacrime), ma soprattutto con tanti dei suoi “ragazzi”.
La gente della curva che stamattina alla Chiesa dell’Immacolata di via Fabroni ha portato gli striscioni, i fumogeni, la solita passione e soprattutto… la voce per cantare. Già, perché quando gli telefonavi, Tanturli, lo storico presidente dell’Atf morto domenica scorsa, auspicava sempre che la domenica successiva, allo stadio, si sentissero i cori dei tifosi.
Stamattina la partita non c’era, ma è stato intonato l’inno della Fiorentina, sono saliti nel cielo cittadino tanti cori per la Fiorentina, Firenze e per Valter (“grazie di tutto, Valter grazie di tutto” il più commovente), che ovviamente non poteva sentirli da dentro la bara che era stata avvolta in una bandiera con i colori della città ma che, appunto, avrebbe sicuramente apprezzato.
E magari avrebbe anche consolato i tantissimi che piangevano perché lui era un uomo buono, magari un po’ brontolone ma bravo. E, come la maggior parte dei fiorentini, innamorato dei colori viola. Solo che lui ha speso gran parte della sua vita per la squadra del cuore ed allora appare il minimo che la società stia pensando a ricordarlo con affetto alla festa in programma martedì sera al Franchi quando sarà presentata la nuova squadra.
Che, per il momento, resta in vacanza. Uno dei nuovi volti, l’esperto Massimo Ambrosini, ha consegnato comunque al sito ufficiale www.violachannel.tv alcune considerazioni ferragostane. «L’impatto con questo ambiente è stato ottimo. Credo che la squadra possa sicuramente fare una stagione molto interessante».
«Abbiamo lavorato bene in ritiro, ma forse – ha aggiutno l’ex milanista – queste due amichevoli hanno fatto capire un po’ a tutti che la strada non era così tanto in discesa come tutti potevano pensare. Ora dobbiamo concentrarci subito sul preliminare di Europa League. Quello con il Grasshoper è un banco di prova importante, che può segnare la stagione. Un conto è una stagione con l’Europa Legue, un conto è giocare senza. Quindi è una partita assolutamente decisiva».
Anche in Svizzera, comunque, i viola non saranno lasciati soli dai propri tifosi. «Tutte le volte che sono venuto a giocare a Firenze – è la conclusione di Ambrosini che sarebbe sicuramente piaciuta anche a Valter Tanturli – ho sempre notato la grossa passione e il calore della gente. Il regalo più bello che possiamo fare ai tifosi è far vedere che lottiamo e che ci impegniamo in ogni partita, poi i risultati verranno di conseguenza».
