Skip to main content

Fiorentina, Vecino ha le idee chiare: «Voglio lasciare il segno in viola»

Manuel Pasqual è tornato a Firenze dopo l'infortunio in Nazionale
Manuel Pasqual è tornato a Firenze dopo l’infortunio in Nazionale

FIRENZE. una buona notizia. L’infortunio subìto in Nazionale da Manuel Pasqual è meno grave del previsto. Certo, la ferita alla testa è profonda come già si era capito martedì sera, ma il capitano potrebbe anche tentare un recupero lampo addirittura per la partita di domenica contro il Cagliari.

Di sicuro al capitano servirà per qualche gara il caschetto protettivo (tipo quello utilizzato da Chivu o Cech, per intendersi), ma se la situazione continuerà a migliorare e il giocatore se la sentirà – in questi casi è fondamentale anche la reazione che uno ha – lo staff medico potrebbe non opporsi nonostante a Pasqual il medico azzurro, Enrico Castellacci, nello spogliatoio dello Juventus Stadium gli abbia applicato 7 punti di sutura.

In giornata è circolato anche un altro allarme di carattere sanitario in casa viola perché Pepito Rossi stamattina è andato a Careggi per un controllo al ginocchio: non dovrebbe trattarsi di nulla di grave ma è chiaro che quando c’è lui di mezzo, l’attenzione sia sempre molto alta. Per sapere qualcosa in più sull’infermeria viola comunque molto affollata – anche Pizarro è uscito anzitempo nella gara del suo Perù per un problema al costato – bisognerà comunque attendere il report di venerdì del dottor Manetti.

Quelle odierne sono state comunque ore anche dedicate alla presentazione di Matias Vecino, il centrocampista uruguagio in viola da gennaio ma tesserato solo nell’ultima sessione di mercato per problemi di passaporto. «Ho sfruttato il tempo in cui non potevo scendere – in campo – ha spiegato – per conoscere meglio la squadra: ora sono pronto a dare il mio contributo e spero di lasciare il segno in viola».

«Gioco – ha aggiunto – sia a destra che a sinistra e mi piace molto muovermi senza palla. Fondamentalmente mi sento un comunque mi sento un centrocampista più offensivo che difensivo. Da piccolo mi ispiravo a Zidane, ma so che sarà difficilissimo diventare come lui. Dei sudamericani in Italia apprezzavo invece particolarmente Veron».

Intanto dovrà accontentarsi di affrontare il connazionale del Cagliari, Cabrera con cui in patria giocava insieme. Mi auguro davvero – ha concluso Vecino attualmente extracomunitario ma in attesa dei documenti che lo faranno diventare italiano – di scendere in campo perché l’esordio lo aspetto da tempo: questa settimana eravamo anche in meno per via delle nazionali e ho cercato di farmi vedere al mister».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo