Professione marinaio, a 20 anni
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Fotoservizio FirenzePost3 – La vita di bordo dei giovani volontari di Marina
OCEANO INDIANO (a largo delle coste delo Yemen) – Sono una quindicina i giovani volontari di Marina imbarcati su Nave Zeffiro. Tutti tra i 19 e i 22 anni e un sorriso disarmante, hanno fatto domanda per essere arruolati come VFP1, i volontari in ferma breve di 1 anno. Arrivano in prevalenza dalla Puglia, la regione più «vicina» al mare e alla Marina con il porto militare di Taranto, ma c’è anche chi arriva dalla Campania, Lazio e Abruzzi. Una scelta convinta la loro, dove all’opportunità di un lavoro si associano necessariamente passione e spirito di sacrificio. Così mentre tanti coetanei si annoiano tra una play station e una chat su internet, loro hanno deciso di dare una svolta significativa alla loro vita.
Il momento più difficile è stata la partenza da Taranto per la missione «Atalanta» con Nave Zeffiro con il distacco dalle abitudini quotidiane. A questo si è aggiunto il battesimo del mare grosso già nel Mediterraneo. Una prova impegnativa che però tutti hanno superato rapidamente, grazie alla forza di volontà e tenacia. Di andar via al termine del loro primo anno di Marina non se parla. A sentir loro tutti hanno intenzione di fare domanda per passare al ruolo dei volontari in ferma prefissata di quattro anni, il VFP4.
Tra questi c’è Fabio Ferrara di Sandonaci (Ba), 22 anni a ottobre. Un diploma da perito termotecnico, un’esperienza di bagnino e una familiarità con la cucina, grazie allo zio chef. Molto richiesti dall’equipaggio sono i dolci che prepara per qualche occasione particolare, come il compleanno di qualche collega. Sono cinque le ragazze che fanno parte della «squadra»: tra queste Tania Campagnuolo nata a Francolise (Ce), vent’anni fa esatti: «Compiuti il giorno dell’imbarco di Nave Zeffiro a Taranto il 9 maggio» dice con un pizzico di orgoglio. Uno zio in Marina, ma la volontà di fare questa esperienza è stata tutta sua. «Volevo rendermi conto di che ambiente era. Mi sono trovata bene e spero di restarci. Dovrò affrontare la selezione per proseguire come volontario in ferma di quattro anni. Non è facile ma voglio riuscirci». Ci è riuscito – e il prossimo obiettivo sarà quello di restare in Marina in servizio permanente effettivo – il sottocapo Michele Carofiglio, 25 anni di Bari, una delle «vedette» di Nave Zeffiro. Fa servizio in una delle piattaforme accanto alla plancia di comando (le «alette») e scruta l’orizzonte marino a 180 gradi su uno dei fianchi della nave. «La Marina? È stata una scelta naturale – dice – per uno come me che ama il mare. Non ho avuto dubbi quando ho fatto domanda di arruolamento».
(3 – CONTINUA)
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