Fiorentina, bella vittoria (2-1) in Ucraina nonostante il campo impossibile

- Pizarro in Ucraina non ha brillato e nel finale è stato espulso
FIRENZE. La qualificazione al secondo turno di Europa League è già vicinissima. Dopo quella con il Pacos de Ferreira, la Fiorentina ottiene un’altra vittoria e comanda a punteggio pieno il girone. In Ucraina però è stato un successo (2-1 con un rigore per parte) di tutt’altro tipo, molto più sofferto conquistato anche in inferiorità numerica per l’espulsione di Pizarro nel finale.
Sotto una fitta nevicata, soprattutto nel primo tempo è stata una partita d’altri tempi. Per le condizioni del campo al limite dell’impossibile, tanto che viene da chiedersi quanto senso abbia giocare gare in notturna in paesi dell’Est in questo periodo dell’anno (e tra qualche settimana andrà anche peggio) all’interno di una competizione come l’Europa League la cui formula andrebbe sicuramente rivista.
Ma tant’è. Così, per i viola, è stata comunque una sfida del tutto “sui generis”. Al di là delle numerosissime assenze (anche Borja Valero alla fine è rimasto a riposo entrando solo nella ripresa), che hanno indotto Montella a schierare una formazione molto più coperta del solito, una sorta di 3-5-1-1 in cui l’unica punta era il giovanissimo brasiliano Matos.
Per tutto il primo tempo, però, i giocatori di Montella in avanti non si sono mai visti, impostando un’inedita tattica di contenimento. L’unica volta che hanno tirato in porta è stato al 39′ quando Matos ha deviato debolmente un bel cross di Alonso. Non che il Dnipro abbia fatto molto di più, per carità.
Ma gli ucraini hanno comunque impensierito Neto due volte: prima il discusso portiere brasiliano ha mancato goffamente la presa nella propria area piccola ma è stato salvato da uno splendido salvataggio di Gonzalo, poi si è riscattato fermando un tiro di Seleznyov al termine di una splendida iniziativa personale forse nell’unica azione di calcio vera di tutta la prima frazione.
Ma il brasiliano è diventato decisivo al minuto numero 8 di una ripresa in cui finalmente il meteo concede una tregua. Ryder ha sfondato sulla sinistra, si è accentrato ed ha indotto al fallo dentro l’area di rigore il capitano ucraino, Rotan. Rigore netto fischiato dal direttore di gara. Dal dischetto si presenta, a sorpresa, Gonzalo Rodriguez.
Il difensore spagnolo conferma però ottima dimestichezza con il gol: spiazzando il portiere porta avanti i suoi, siglando il secondo gol in Coppa e il secondo consecutivo dopo quello di lunedì sera al Parma. Ma è un fuoco di paglia. Perché dopo neppure tre minuti l’arbitro fischia un penalty anche per gli ucraini.
“Pesca” un fallo di mano di Pizarro (anche ammonito) in piena area e concede immediatamente la possibilità del pari alla Dnipro. Glaciale, è proprio il caso di dirlo, Selezny dal dischetto, riporta i suoi in partita. Tra i due penalty il più netto è indubbiamente quello viola ma è anche giusto dire che poco prima gli ucraini ne avevano reclamato un altro.
I viola poi riprendono a giochicchiare, finalmente si vede Cuadrado che con un gran tiro impensierisce Boyko ma a decidere la partita è il giocatore più esperto in campo, Massimo Ambrosini. Alla sua centodecima (!) presenza in Europa, l’ex milanista trova la deviazione vincente, di testa, a un quarto d’ora alla fine su un bel cross di Borja Valero da poco entrato al posto di Bakic.
I locali non hanno più la forza di reagire (anzi, Borja Valero in contropiede sfiora addirittura il 3-1) nonostante possano giocare gli ultimi 8 minuti in superiorità numerica per la “consueta” espulsione di Pizarro, stavolta per doppia ammonizione. Neto così non rischia più e Montella può festeggiare un successo importante in chiave europea, con la speranza che tutte le energie sprecate stasera non condizionino la gara della Fiorentina domenica sera all’Olimpico, sempre ammesso che si giochi visto il rischio rinvio per lo sciopero dei Vigili Urbani di Roma.
