Brutta Fiorentina: scialbo 0-0 a Roma con la Lazio
FIRENZE. Finisce 0-0 la partita serale della Fiorentina sul campo della Lazio. Il massimo per la prestazione sfornata dai viola che, di fatto, in 90 minuti non hanno mai tirato in porta. Non che gli uomini di Petkovic abbiano disputato il match della vita, ma di sicuro se una squadra doveva vincere era quella di casa, con Neto che, per una volta, è stato il salvatore della patria viola.
E dire che le promesse erano buone: all’Olimpico sia Rossi che Pasqual sono in campo dall’inizio. Entrambi possono festeggiare il ritorno in Nazionale (assieme ad Aquilani) con una presenza da titolari che certifica la fine (anticipata) dei loro infortuni. Nessuno dei due, però, riuscirà ad incidere in un match bruttino in cui la Fiorentina, a parte ovviamente Rossi e Pasqual che non c’erano, paga anche le fatiche di Coppe di giovedì in Ucraina. Soprattutto perché a centrocampo la manovra viola non è fluida come di consueto.
E’ vero che pure la Lazio aveva giocato lo stesso giorno, ma il campo pesantissimo di Dnipropetrovsk ha sicuramente fatto la differenza nelle gambe dei viola, che, dal punto di vista della qualità, hanno sfornato una delle prestazioni meno brillanti di tutta la gestione Montella.
Il primo tempo dell’Olimpico è noioso in assoluto: la Fiorentina non si fa vedere dalle parti di Marchetti praticamene mai. Solo al minuto numero 8 Pasqual sforna un bel traversone dalla sinistra: Borja Valero è ben appostato ma manca di poco la deviazione sotto porta. Sembra il preludio a un’altra bella serata viola ma resterà un fuoco di paglia.
Anche perché di lì a poco iniziano gli errori della squadra di Montella: al 12′ Pizarro perde palla banalmente a centrocampo, ne approfitta Perea che s’invola verso la porta viola ma grazia Neto concludendo a lato non di molto. Il diagonale di Hernanes (16′) è invece nello specchio della porta, ma Neto è ben appostato.
Bravo, il discusso portiere viola, anche sei minuti più tardi quando respinge con i pugni un calcio piazato dello stesso Hernanes dal lato corto dell’area di rigore. Non potrebbe nulla, invece, l’estremo difensore brasiliano su un’altra punizione dello stesso biancoceleste che al 25′ vede sfilare il suo destro davvero a pochi millimetri dal palo e dal vantaggio.
A testimonianza delle difficoltà accusate nel primo tempo dai viola, nel finale arrivano anche i cartellini gialli per Ambrosini e Tomovic: ammonizioni comunque non pesanti in vista della supersfida con la Juventus che segnerà la ripresa del campionato e in cui i viola dovranno cercare la vittoria per tornare in zona Champions.
Nella ripresa inizialmente non cambia più di tanto: prima di lasciare il campo in favore di Vargas, Pepito Rossi ci prova una sola volta: su punizione da posizione decentratissima su cui Marchetti comunque si oppone. Con l’ingresso del peruviano per un tratto di gara, viola giocano comunque di fatto senza nessuna punta pura, finché dopo una decina di minuti Montella gioca la carta Matos richiamando Pizarro.
Petkovic invece in campo ora ha Floccari e ci vuole un’altra bella deviazione di Neto per impedire il vantaggio ai biancocelesti che tra l’altro continuano a collezionare corner. E il portiere viola si conferma il migliore dei suoi opponendosi con i pugni a una staffilata dello scatenato Hernanes al 24′ e, in presa, a una punizione di Candreva dai 25 metri leggermente deviata dalla barriera.
Ma l’occasione più nitida della Lazio è forse quella del 35′ quando Candreva lascia partire un siluro dal limite: stavolta Neto non ci arriva e la palla passa vicinissima al palo. L’episodio consiglia a Montella che un punto stasera va anche bene: nonostante l’ingresso di Iakovenko che sostituisce lo spento Cuadrado, nei minuti finali non succede più nulla.
Il punto preso della Fiorentina non serve più di tanto in chiave classifica (la vetta ma anche la zona Champions sono già molto distanti, rispettivamente 10 e 8 punti) ma alla fine va bene così: stasera era impossibile chiedere di più e non può essere un caso se il migliore di Montella è stato di gran lunga il discussissimo Neto.