Carcere di Sollicciano, detenuto protesta e ferisce 3 agenti

FIRENZE – Tre agenti della polizia penitenziaria del carcere fiorentino di Sollicciano hanno dovuto far ricorso alle cure mediche dopo essere intervenuti per calmare un detenuto che nel tentativo di evitare il trasferimento in un’altra parte dell’istituto aveva intentato una protesta. I tre agenti, dopo le cure al pronto soccorso, sono stati dimessi con prognosi di alcuni giorni.
Tutto sarebbe iniziato, secondo quanto riferisce in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), quando il detenuto, di origine magrebina, pluripregiudicato per reati connessi alla droga, ha sputato in faccia ad un soprintendente e ha poi iniziato ad accatastare, all’interno della cella, suppellettili e altro materiale a cui ha dato fuoco con un fornellino. Il personale è intervenuto con gli estintori e una volta spento il fuoco è entrato nella cella per salvaguardare il carcerato che per tutta risposta ha iniziato a colpirli.
Positivo all’Hiv, avrebbe anche minacciato di cospargere di sangue gli agenti di polizia penitenziaria. Il detenuto 28enne della sesta sezione, dopo essersi barricato in cella ha prima aggredito un sovrintendente di polizia penitenziaria e poi ha minacciato di cospargere gli agenti con il sangue delle ferite che si era procurato con una lametta e infine di darsi fuoco con una bomboletta di gas del fornellino. Lo rende noto l’Osapp, l’organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria.
E’ il terzo episodio di violenza in un carcere toscano in pochi giorni. Dopo quelli di Pisa e Lucca, ora è il caso del carcere fiorentino di Sollicciano.
