Nessun annullamento del 41 bis per Provenzano

Procura Nazionale Antimafia o no, a supporto di un principio che salveremo fino in fondo, non ingoieremo l’olio di ricino dell’annullamento del 41 bis a Bernardo Provenzano se mai dovesse avvenire, perché il soggetto mafioso e terrorista è divenuto affetto da una malattia degenerativa.
Anche noi abbiamo molti malati gravi per colpa di Provenzano, malattie che Provenzano ha imposto loro, con lo strapotere che lo Stato gli ha consentito in quel 1993 senza colpo ferire.
Chi abolirà quella forma maligna di «41 Bis» che sono le malattie delle nostre di vittime e che sta rovinando la vita dei nostri sopravissuti nella strage di Via dei Georgofili?
Bernardo Provenzano ha ucciso nel peggior modo possibile i nostri figli il 27 maggio 1993 per far abolire il 41 bis e la sua pena va scontata fino in fondo, tutta intera, pur avendo al suo fianco i medici di cui ha bisogno e i badanti di cui ha bisogno.
Noi temiamo fortemente che l’eventuale annullamento oggi del 41 bis al boss – roccaforte della lotta alla mafia voluta da Falcone e che nel 1993 fu incontrovertibile fonte di trattativa fra lo Stato e la mafia – che altro non sia se non il modo di far passare i passaggi del 1993 da carcere duro a carcere normale. Come normale avvicendamento di routine.
Prova ne sono i 334 passaggi da 41 bis a carcere normale in tempi più che sospetti il 15 maggio 93, il 25 luglio 93 e il 5 novembre 93, voluti in «tutta solitudine» per fermare le stragi da tutto il Governo di allora.
Ma i morti a causa di quei terribili baratti di vite umane, in cambio di norme meno dure per la mafia in carcere, aimè ci sono stati in via dei Georgofili a Firenze e non sono stati 7 politici della Repubblica come la mafia voleva , bensì 5 persone normali, bambini e ragazzi senza incarichi di prestigio .
Il fatto che nessuno a livello statale voglia oggi la responsabilità di quei morti, e il timore che forse si stia cercando di saldare il conto alla mafia , è per noi oggetto di grande indignazione.
Auspichiamo che si vergogni almeno Bernardo Provenzano e la sua famiglia. E che nelle prossime ore si pentano tutti, dicano al mondo intero chi deve oggi far abolire il 41 bis alla mafia in cambio di tutto quel tritolo di via dei Georgofili del 27 Maggio di 20 anni fa.
Almeno i piatti della bilancia della giustizia saranno un po’ meno sbilanciati se dovremmo ancora una volta assistere ad una «Grazia» dello Stato verso la mafia. Ed essere ancora una volta sacrificati come in via dei Georgofili per salvare i potenti di questa Repubblica.
