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Il destino delle acciaierie di Piombino tiene col cuore in gola migliaia di famiglie

Lucchini, continua il presidio alla Fortezza di Piombino

Presidio a Piombino a difesa della Lucchini
Presidio a Piombino a difesa della Lucchini

PIOMBINO – Continua il presidio dei lavoratori della Lucchini di Piombino sulla torre del Rivellino, in attesa dell’incontro di domani al ministero dello Sviluppo economico richiesto da Fim, Fiom e Uilm per chiarire il futuro dell’altoforno e dello stabilimento. Al presidio è rimasto per tutta la notte anche il sindaco Gianni Anselmi, che domani sarà a Roma con la delegazione sindacale.

«Tanti lavoratori insieme a cittadini di Piombino hanno partecipato al presidio -ha  detto Cesare De Sanctis, segretario generale della Fiom Cgil Toscana- E l’incontro di servirà a spiegare l’importanza fondamentale che riveste per il futuro dell’azienda mantenere in vita l’altoforno. Ministro e Governo devono farsi carico del dramma che rischiano di vivere i lavoratori e l’intera comunità della Val di Cornia se non arrivassero risposte concrete. Piombino non deve chiudere, il paese non può fare a meno della siderurgia». L’obiettivo è quello di salvaguardare l’equilibrio tra produzione di acciaio a ciclo integrale e produzione di acciaio nell’elettrosiderurgia.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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