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Vincenzo Montella si è anche un po' innervosito parlando del rientro di Gomez

Montella: «C’è entusiasmo ma la Fiorentina non sottovaluti il Pandurii»

L'autostima di Neto ultimamente è di sicuro aumentata
L’autostima di Neto ultimamente è di sicuro aumentata

FIRENZE. Difficile concentrarsi sul Pandurii (alzi la mano chi aveva mai sentito nominare questa squadra romena prima che l’urna di Nyon l’accoppiasse alla Fiorentina) dopo la supervittoria di domenica con la Juventus. Vincenzo Montella ha il compito di provare a riportare l’attenzione dei suoi sulla sfida di domani sera alle 21,05 di Europa League.

«Il successo di domenica – ha detto oggi in conferenza stampa – è stato straordinario e ci dà grande entusiasmo, ma ora è il caso di archiviarlo perché domani c’è un’altra partita. E siccome noi teniamo tantissimo a questa competizione, contro i romeni scenderà in campo la migliore formazione per questa partita».

E’ chiaro però che un po’ di turnover ci sarà, ad iniziare da Pepito Rossi che secondo Montella deve essere gestito, visto che la Fiorentina è attesa da tante partite impegnative. «Il numero giusto è un giocatore fresco per reparto: conteranno le forze mentali e dividerò in base anche a questo, spiega il tecnico, che nemmeno in questo caso concede comunque vantaggi di formazione non volendo fare nomi di chi riposerà, anche se Gonzalo Rodriguez è un altro in forte odore di turnover.

L’unico nome che di fatto pronuncia è quello di Cuadrado, ma solo per rivelare che la Juventus lo aveva richiesto fortemente in estate. Per il resto, molti discorsi “in calcese”. Come esempio, valga questo sulla “forza” del Pandurii, squadra che stenta anche nel campionato romeno.

«È una squadra che gioca meglio fuori casa ed ha ottenuto la fase a gironi dell’Europa League lontano dalle mura amiche. Non ha grandi eccellenze ma è organizzata ed equilibrata nei valori. Non dobbiamo sottovalutare il Panduri. In partite come questa inconsciamente si può perdere qualcosa a livello mentale ma se ti succede, a questi livelli fatica. Quindi prenderò le mie decisioni sull’undici valutando anche questo aspetto».

Chi non sembra correre un rischio del genere, è Neto. Il portiere brasiliano è in crescita e tra i protagonisti della vittoria con la Juve c’è anche lui. «La parata su Marchisio (sullo 0-2, ndr)? E’ stata importante, perché prendendo il terzo gol sarebbe stata dura. Ma siamo stati bravi a ribaltare la partita, complimenti quindi ai miei compagni».

«Comunque – conclude – io sono sempre stato convinto da quando sono arrivato a Firenze di poter essere il titolare, ora ne ho l’opportunità. Tutti dobbiamo e vogliamo migliorare, ogni giorno, e anch’io lavoro per farlo». Se continuerà a crescere, acquisirà di sicuro anche ciò che finora gli era mancato: un po’ di serenità.

 


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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