Verrusio, la vigilessa «anti-Renzi» indagata per peculato

FIRENZE – Indagata per peculato Patrizia Verrusio si è dimessa da comandante della polizia municipale di Parma, un incarico avuto il 15 marzo scorso dalla giunta 5Stelle guidata dal sindaco Federico Pizzarotti. A Firenze e a Palazzo Vecchio in particolare la ricordano in molti. Nel 2009 era vice comandante della Polizia Municipale. Matteo Renzi, nella piena attuazione dello «spoil system» in occasione della revisione degli incarichi direttivi della sua nuova amministrazione, la trasferì all’Ufficio Anagrafe. Fece ricorso al giudice del lavoro, ottenendo il reintegro nel precedente ruolo. Successivamente fu assegnata alla Direzione Risorse finanziarie, occupandosi di antievasione.
Sette mesi fa la «chiamata» a Parma come comandante della Municipale: un incarico che le ha consentito di lasciare Firenze, restando «in aspettativa» nell’organico di Palazzo Vecchio.
Ora la questione Parma è da ieri sulle cronache dei giornali. Era indagata da qualche tempo per l’accusa di aver usufruito di un’auto di servizio della Municipale per essere portata in ufficio dalla stazione ferroviaria ogni mattina. Determinanti le fotografie diffuse dal Partito Comunista dei Lavoratori. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza è andata in Municipio per acquisire documentazioni. Da qui la decisione della Verrusio di dimettersi. Per domani lunedì è attesa sua una conferenza stampa dove ne spiegherà le motivazioni.
Non è escluso che, se le dimissioni non saranno ritirate o respinte dal sindaco «grillino» Pizzarotti, la Verrusio – a incarico concluso – non faccia ritorno a Firenze.
