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Il premier Letta ed il ministro dell'Economia Saccomanni

Legge di stabilità, Tesoro: «Tasse ridotte di 1 miliardo per le famiglie»

Il premier Letta ed il ministro dell'Economia Saccomanni
Il premier Letta ed il ministro dell’Economia Saccomanni

FIRENZE – «Le famiglie sono al riparo da significativi incrementi di imposta mentre sono oggetto di sgravi fiscali». Lo si legge in una nota del Tesoro secondo cui le famiglie italiane dovrebbero beneficiare di una riduzione della pressione fiscale di 1 miliardo di euro a seguito delle misure della legge di Stabilità. Per la prima volta negli ultimi anni, spiega il Ministero dell’Economia, «la manovra riduce la pressione fiscale di un decimo di punto percentuale segnando un’inversione di tendenza».

Le famiglie sono oggetto di sgravi fiscali (1,5 miliardi di maggiori detrazioni Irpef) e di un intervento in favore dei comuni pari a 1 miliardo teso a ridurre l’impatto delle imposte sugli immobili.

All’incremento di gettito contribuiscono soprattutto misure che riguardano gli intermediari finanziari per 2,6 miliardi.

Difende il proprio studio sull’impatto economico prodotto dalla Legge di Stabilità la Cgia di Mestre e risponde alle dichiarazioni rilasciate dal vice ministro dell’Economia Stefano Fassina secondo il quale l’impatto economico si rileverà solo per le banche. «Analizzando le singoli voci notiamo che tra le maggiori entrate spiccano i 2,6 miliardi di euro relativi alle svalutazioni dovute alle perdite dei crediti – ha indicato la Cgia- Si tratta di maggiori entrate legate al mutamento delle regole che disciplinano il trattamento fiscale delle perdite e delle svalutazioni dei crediti delle banche e delle imprese che operano nel settore finanziario e assicurativo. Le novità normative permetteranno in futuro di ottenere dei risparmi di imposta, consentendo a queste imprese di dedurre le perdite in cinque anni».

Per Cgia è molto discutibile sostenere che l’aumento del prelievo fiscale sulle banche non darà luogo a nessuna ricaduta sulle famiglie e sulle imprese. Anche se si aumentano le tasse solo alle banche, sempre tasse sono e gli effetti negativi sui correntisti rischiano di essere molto pesanti.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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