Il prefetto Varratta: «Abuso di alcool? Non bastano i divieti di polizia»

FIRENZE – «Il problema dell’alcolismo, specie tra i giovani, non si risolve con i divieti perché bisogna lavorare sui cervelli della gente. È un problema di cultura e di educazione che va affrontato ad ogni livello, a cominciare dalla scuola e dal mondo associativo. Non bastano gli interventi di polizia». Così il prefetto di Firenze Luigi Varratta al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che si è svolto stamani con un ospite e dun osservatore d’eccezione: il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione.
La vendita di bevande alcoliche nelle ore notturne è uno dei punti all’ordine del giorno: il prefetto lascia intendere che l’ordinanza di divieto potrebbe essere reiterata almeno per le feste di Natale e per la prossima estate. Ma, come detto. non basta.
Mantenimento del livello di prevenzione e controllo del territorio, altro punto in agenda: uno sforzo che vede il coordinamento di tutte le forze di polizia in città, dove – ha sottolineato Varratta – si sta assistendo ad un freno all’incremento dei reati contro il patrimonio, come i furti in appartamento. Numeri e cifre non vengono fornite, ma rispetto all’anno scorso («annus horribilis» dice Varratta) si comincia a vedere un’inversione di tendenza, anche grazie a maggiori arresti.
Al tavolo ci sono, tra gli altri, il sindaco Matteo Renzi (che va via anticipatamente, sostituito dal vice sindaco Stefania Saccardi), il presidente della provincia Andrea Barducci, il questore Raffaele Micillo, i comandanti provinciali di carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale. Per la polizia municipale (più volte citata dal prefetto per il contributo alla sicurezza in città) c’è il funzionario Pierangela Guascini.
Tre i principali punti discussi, gli sgomberi dagli immobili occupati abusivamente. «Ne abbiamo contati 24 – dice il prefetto – e per tutte le situazioni dovremo individuare una soluzione equa che esegua i provvedimenti dell’autorità giudiziaria ma al tempo stesso non trascuri le persone. Sono occupanti abusivi, ma sono sempre esseri umani».
Sentinelle private in città per controllare maggiormente il territorio? «Non bastano dichiarazioni – dice chiaro e tondo il prefetto – ci vuole un progetto preciso e dettagliato. Ci riuniamo e poi decidiamo. Ma solo su cose concrete».
