Cadavere di donna in un campo, pochi elementi per darle un nome

PRATO – Un anello trovato al dito di una mano verrà esaminato dai carabinieri del Nucleo investigativo. Si parte anche da questo per cercare di dare un nome al cadavere di donna ritrovato sepolto in un campo di Iolo a Prato. Visto che sono pochi gli elementi in mano agli inquirenti.
Il cadavere, in attesa dell’autopsia, presenta una frattura a una gamba, che però potrebbe essere stata provocata dal trattore durante le operazioni di aratura. Il corpo è stato trovato dall’agricoltore che ieri stava il proprio campo.
Le mani sono curate e sembrano appartenere a una donna giovane, il volto è invece scarnificato, un teschio in pratica. Il cadavere era avvolto in un sacco di plastica nera.
L’esame autoptico servirà a chiarire le cause della morte. Il sostituto procuratore Lorenzo Gestri ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere finalizzato all’omicidio. Gli inquirenti non credono molto all’ipotesi che la donna sia stata uccisa o sia morta in un’altra città e poi trasportata a Iolo. Significa che tenderebbero ad escludere che si tratti di Roberta Ragusa, scomparsa da Pisa, o di Francesca Benetti, scomparsa da Gavorrano.
Ma allora a chi appartiene il cadavere della donna trovato alla periferia di Prato? Potrebbe trattarsi di una donna cinese, magari clandestina, morta in una delle confezioni del Macrolotto di Iolo e sepolta in un campo per sbarazzarsi del corpo. Un’altra ipotesi è che possa trattarsi di una prostituta.
