Mondiale, per l’Italia girone duro. Prandelli: «Il più difficile»

Poteva andare molto meglio ma poteva andare anche peggio. Soprattutto dopo che l’Italia oggi pomeriggio a Costa de Sauipe è stata subito sorteggiata da una mano poco amica come nazione «ripescata». Ecco comunque le tre squadre che affronteremo nel girone eliminatorio in Brasile: Uruguay, Inghilterra e Costarica.
ITALIA «RIPESCATA». A parte i centroamericani che sono di sicuro la cenerentola del girone, le altre sono squadre toste, anche se per i canoni di questo sorteggio brasiliano che hanno messo l’Italia di fatto in terza fascia, c’era anche il rischio di capitare con Brasile e Olanda, per dire.
ORARI POCO CALCISTICI. Il problema vero sarà probabilmente rappresentato dal calendario perché l’Italia giocherà in città molto calde (anche in Amazzonia, non lontano dalla giungla) e in orari poco consoni visto che scenderà in campo anche alle 13 ora locale. Gli azzurri esordiranno il 14 giugno contro gli inglesi a Manaus, alle 3 ora italiana. Poi, il 20 giugno a Recife con la Costa Rica e il 24 giugno sfida alla Celeste di Tabarez. Entrambe queste gare sono alle 18 ora italiana, appunto le 13 in Brasile.
L’AMAREZZA DI PRANDELLI. Cesare Prandelli, a caldo, non ha nascosto un po’ di amarezza. «Alla fine – ha commentato – la mina vagante che tutte le big volevano evitare eravamo proprio noi. Forse è il girone più difficile, avremo anche un calendario molto impegnativo, ma cambia poco. Dobbiamo viverla in maniera serena».
UN PIZZICO DI OTTIMISMO. «Se arriviamo preparati – ha aggiunto il tecnico – faremo comunque un grande mondiale. Di solito con le difficoltà ci esaltiamo, quindi non dobbiamo pensare a giorni in più o in meno di riposo che avremo rispetto alle avversarie. Uruguay e Inghilterra? Non è tanto chi andremo ad affrontare, ma come andremo ad affrontarle. Mi auguro solo – ha concluso il Commissario Tecnico – che avremo i giocatori 40 giorni prima della manifestazione per i test fisici. Se volete prendetelo pure come un appello ai club».
HODGSON NON SI FIDA NEPPURE DEL COSTARICA. Il suo omologo inglese Roy Hodgson (ex anche dell’Inter) poco dopo ha detto di non sottovalutare neppure il Costarica e che non vorrebbe preoccuparsi né di Balotelli né di Pirlo. «Magari sarà l’Italia a doversi preoccupare di qualche nostro giocatore».
