Gervinho trascina la Roma: Fiorentina, amaro Ko (1-2)

Ancora una sconfitta (la quarta assoluta) in uno scontro diretto. Con il terzo posto che torna 5 gradini più su. E, soprattutto, la Roma che vola a +10 su una Fiorentina che all’Olimpico ha commesso troppi errori in difesa. Il 2-1 finale poteva essere anche più largo. Anche se, gol a parte di Vargas che è stato il migliore dei suoi insieme a Neto, in avanti qualcosa i viola hanno creato, soprattutto nel secondo tempo quando Pasqual, Rossi e soprattutto Aquilani hanno però difettato di precisione. L’Olimpico resta dunque maledetto.
GERVINHO SHOW E ROMA SUBITO AVANTI. L’inizio di Gervinho è devastante: dopo un assist a Ljajic sprecato dal serbo, al 6′ va fino in fondo e rimette all’indietro per Florenzi che, da due passi, trova l’assist per Maicon: il brasiliano non ha difficoltà ad appoggiare in rete. Quasi un’azione da hockey su ghiaccio della Roma, con la difesa della Fiorentina però colpevolmente immobile un po’ con tutti i suoi elementi.
GIALLOROSSI PADRONI DEL CAMPO. L’ivoriano continua a seminare il panico e la Roma sfiora subito il raddoppio. Stavolta con De Rossi che di testa colpisce a botta sicura trovando però un Neto monumentale a negargli il 2-0. Ma l’inizio della Fiorentina è davvero da incubo: per diversi minuti i giallorossi sono assoluti padroni del campo. Ambrosini prova a metterci una pezza ma becca subito il cartellino giallo che lo costringerà a saltare la prossima gara.
SEGNALI DI RISVEGLIO. A dare la scossa alla Fiorentina ci prova Pepito Rossi che al 20′ esce vincitore da una mischia in area e poi calcia in diagonale: a negare l’uno a uno alla squadra di Montella è la deviazione di Benatia. Il momento peggiore pare passato, anche se Gervinho continua a essere un autentico pericolo pubblico.
VARGAS DI NUOVO DECISIVO: 1-1. Ma Vargas, allo stesso tempo, lo è per la Roma. E poco prima della mezzora trova l’1-1. Il suo quarto gol in campionato – secondo consecutivo – nasce da uno sfondamento sulla destra di Tomovic con assist a ritroso per il peruviano: il suo sinistro di prima intenzione dai 16 metri non lascia scampo a De Sanctis.
FINALMENTE SI VEDE CUADRADO. Il finale di tempo è confortante per i viola, anche perché finalmente Cuadrado sembra entrare in partita con un paio di percussioni delle sue, anche se in entrambi i casi conclude alto: si tratta comunque di un avvertimento alla difesa di casa dopo un avvio clamorosamente sotto tono. Che il primo tempo si concluda in parità, per i viola è comunque una buona notizia per quello che si è visto all’Olimpico.
ECCO ANCHE PEPITO. L’inizio della ripresa è il momento migliore per i gigliati: prima Rossi ci prova di testa mandando alto di poco un crosso di Tomovic, poi – su uno splendido traversone radente di Pasqual – mancano l’appuntamento con il gol prima Aquilani poi lo stesso Pepito. Ad essere in difficoltà, ora è dunque la Roma.
LA ROMA VUOLE VINCERE MA RISCHIA. Ma Gervinho è ancora assatanato, con Neto ancora reattivo prima su una conclusione dell’ivoriano e poi sul tentativo di ribattuta di Ljajic. Garcia vuole provare a vincere a ogni costo e inserisce anche Destro al posto dell’evanescente Florenzi. Sarà la mossa decisiva, ma è Aquilani ad avere l’occasionissima: fallisce però la deviazione a porta vuota dopo un’azione straripante di Cuadrado.
PALO DI STROOTMAN. I giallorossi tornano a prendere coraggio. Prima è Neto ad opporsi a Ljajic, poi Strootman colpisce il palo esterno da dentro l’area di rigore con un diagonale su cui il portiere viola stavolta non potrebbe niente. In entrambe le circostanze, l’assist è di Gervinho, davvero il valore aggiunto della Roma di oggi.
POI DECIDE DESTRO. E l’ivoriano mette lo zampino anche nell’occasione del 2-1, che arriva al 22′ subito dopo un altro miracolo di Neto su Maicon. L’estremo difensore brasiliano però non può nulla quando lo scatenato Gerv guadagna ancora il fondo e serve a Destro la palla che gli vale il 2-1 e il risveglio dopo mesi e mesi di letargo.
REAZIONE BLANDA E QUARTO KO. I viola reagiscono subito con Pasqual che disegna una splendida punizione a girare dal limite: la splendida risposta di De Sanctis nega il pari alla squadra di Montella che avrebbe tutto il tempo per tornare in gara ma s’intristisce nonostante l’epsulsione di Pjanic al 42′ e gli ingressi di Pizarro, Joaquin e Mati Fernandez. Negli ultimi minuti infatti la Fiorentina colleziona solo qualche corner, oltre a un gran salvataggio di Benatia su Rossi a due passi da De Sanctis. Matura così la quarta sconfitta in campionato, la terza negli scontri diretti: avanti così e sarà davvero difficilissimo conquistare la Champions League.
