Montella avverte la Fiorentina: «Il Bologna è insidioso»

FIRENZE. Vincenzo Montella vuole tenere alta la concentrazione della squadra in vista del Bologna. «Dopo un inizio traumatico ha perso solo due partite. I rossoblù sono una squadra di livello, Diamanti è un giocatore di prima fascia, da top club. Troveremo un avversario ostico. Ci vogliono caratteristiche di recupero sia fisiche che mentali, visto che abbiamo avuto praticamente un solo giorno di tempo per pensare a questo match».
TROPPI GOL SUBITI. Poi il discorso si sposta sui troppi gol presi. «Non sono tanti in più dell’anno scorso. Ogni squadra ha una sua filosofia. Se difendessimo più bassi snatureremmo il nostro gioco. A me non piace vincere 4-3 ma preferirei in generale un 2-0. Il nostro obiettivo é fare più gol degli avversari, sotto questo aspetto dobbiamo migliorare».
I SINGOLI. Poi una battuta su Rossi («sta bene, mi auguro che domani giochi ai suoi livelli»), Ilicic (è in crescita, ma sarebbe una forzatura farlo giocare novanta minuti») e Vargas: «Non va più in giro alla sera, non è ancora al top e può ancora migliorare, questo è positivo per lui e un po’ per tutto l’ambiente».
IL SORTEGGIO. Oltre al Bologna, si pensa comunque anche all’attesissimo sorteggio di lunedì a Nyon. «La squadra sta rispondendo bene ma ora l’Europa League diventa un’altra competizione. Per quello che riguarda l’avversario da trovare ai sedicesimi, vorrei semplicemente evitare il freddo perché a febbraio all’Est di solito è pungente» dice tra il serio e il faceto il tecnico viola.
IL CALENDARIO. Non manca una battuta sul fatto che da qui a Natale gli avversari da affrontare (Bologna e Sassuolo) sembrino tutt’altro che imbattibili e anche dopo la sosta non ci saranno impegni proibitivi. « Ma noi dobbiamo pensare solo alle prossime due gare: è necessario vincerle per chiudere bene l’anno. Tra l’altro nessuna gara è facile: guardiamo la Roma che ha pareggiato in casa col Sassuolo».
IL MERCATO. Infine, sempre guardando in avanti, un commento sulle parole di Andrea Della Valle che ha fatto intendere che quello viola non sarà certo un mercato faraonico. «Il patròn – conclude Montella – ha fatto tanto per la società, io quando faccio gli assegni sbaglio sempre (ride ndr). Io non ho né i suoi soldi né la fantasia che hanno i direttori».
