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Il bassorilievo di Mussolini ritrovato a Calenzano

Tra il rame rubato spunta un bassorilievo di Mussolini

Il bassorilievo di Mussolini ritrovato a Calenzano
Il bassorilievo di Mussolini ritrovato a Calenzano

FIRENZE – C’era anche un bassorilievo di Benito Mussolini tra gli oltre due quintali di rame rubato in una villa a Bagno a Ripoli oltre un anno fa. I proprietari che avevano fatto la denuncia non se n’erano neppure accorti. Il reperto, che raffigura la visita del duce a Firenze nel 1930 e il suo incontro con il principe Piero Ginori Conti, è stato recuperato nel corso di un’operazione congiunta tra il commissariato di Sesto Fiorentino della Polizia di Stato, la stazione di Ceppeto del Corpo Forestale e l’Arpat. Oggi è stato ufficialmente riconsegnato ai legittimi proprietari.

INDAGINE – Tutto è partito nello scorso novembre, quando, in un’indagine di contrasto dello smaltimento illecito dei rifiuti, erano stati sequestrati 250 chili di rame di dubbia provenienza, trovati all’interno di un’azienda di Calenzano. Il proprietario era stato denunciato per ricettazione e reati in materia ambientali. La sorpresa è arrivata quando è stato rinvenuto anche il bassorilievo, delle dimensioni di 130 x 70 centimetri. In basso a sinistra la dicitura “…..amate la terra come la amo io…. “ Padule 17 maggio 1930 e sopra l’incisione i nominativi Nelli Mario Fuse (fonderia) e C. Rivalta (incisore).

ARCHIVIO FOTOGRAFICO – Anche attraverso l’attività dei Carabinieri del Nucleo del patrimonio artistico, gli investigatori sono risaliti ad un archivio fotografico della Alinari di Firenze, dove hanno trovato alcune immagini del viaggio di Mussolini in Toscana tra Grosseto e Firenze. In una di queste c’era proprio quel bassorilievo dimenticato da tutti, ma non dai ladri che durante il trasporto lo avevano anche spezzato in due.  Per ironia del destino il pezzo – ritenuto dagli operatori di valore artistico e storico – non è finito in fusione, come tante tonnellate di «oro rosso» sempre più spesso nel mirino della criminalità comune.

 


Sandro Addario

Giornalista

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