Toscana, a rischio la spesa sanitaria
FIRENZE – Stop al piano sanitario regionale appena approvato dalla giunta. Come FirenzePost aveva anticipiato nei giorni scorsi, la commissione sanità del Consiglio regionale non avvierà l’esame del piano, ora rinviato al Collegio di garanzia dell’Assemblea legislativa toscana, presieduto dal giurista Stefano Merlini. La notizia è affidata a una nota di Stefano Mugnai (Forza Italia), vicepresidente della commissione. Il quale spiega che è stata accolta la sua proposta di attivare il collegio di garanzia e sospendere, almeno per ora, l’iter del nuovo piano.
MONACI -Il rischio? Che la sanità toscana continui a essere governata in assenza di un atto di programmazione, come il piano sanitario, ossia la cornice all’interno della quale debbono essere adottati gli atti di gestione della giunta e delle Asl. Cosa che era stata paventata, qualche settimana fa dalla lettera di Alberto Monaci, presidente del Consiglio regionale, al governatore Rossi. In parole più semplici significa che la spesa dell’intera sanità toscana può finire fuorilegge.
MARRONI -Il problema? Il piano presentato dall’assessore Marroni è sostanzialmente vecchio (cioè figlio della bozza del 2011, firmata dall’ex assessore Daniela Scaramuccia) e presenta una serie di emendamenti anchessi sostanzialmente datati. Secondo la nota di Mugnai, i quesiti posti al collegio di garanzia riguardano dunque la legittimità del maxi emendamento al piano sanitario e delle sostanziali e corpose modifiche ed integrazioni. Non basta: si lamentano anche la lesione dei diritti e delle prerogative del Consiglio regionale, in particolare delle minoranze consiliari.
MUGNAI -La richiesta di Mugnai e della commissione sanità, presieduta da Marco Remaschi (Pd), di far intervenire il collegio di garanzia è stata inviata al presidente Monaci che dovrà valutarla. Ma visto che lo stesso Monaci aveva scritto a Rossi per manifestare i problemi del piano sanitario è prevedibile che il fascicolo venga inviato nel giro di qualche giorno al dottor Merlini e ai componenti del suo collegio. Risultato? Il piano sanitario segnerà il passo, con quel che ne può conseguire.