
Fiorentina, pari in 9 e con rabbia a Parma (2-2). Le pagelle

PARMA – Che peccato! Non tanto per il pareggio, magistralmente regalato alla Fiorentina da una punizione-gioiello di Mati Fernandez, ma per la prospettiva di non poter schierare, domenica sera contro la Lazio, né Pizarro, né Borja Valero. Il che significa regalare due terzi della forza del centrocampo ai prossimi avversari. Il rischio? Di continuare a perdere troppo terreno nella corsa alla Champions, che se non è ancora compromessa, la vediamo comunque non molto semplice.
AGGRESSIVA – Eppure la Fiorentina, contro un Parma assai vivace, ha giocato una buona partita, aggredendo e mostrando un gioco autorevole, perfino dominante. Ha però commesso i soliti errori in difesa, finendo per regalare su un piatto d’argento due gol al Parma. Il primo nel finale del primo tempo, quando Gonzalo, uno che di solito non sbaglia, si è fatto giocare da Biabiany, capace di servire un grande assist a Cassano. E il secondo, nei primi minuti della ripresa, per un’ingenuità di Tomovic che ha allungato la gambona su Biabiany provocando un rigore assai discutibile trasformato da Amauri. Bellissime, viceversa, le segnature della Fiorentina: la prima con Cuadrado, di precisione glaciale in area e la seconda con la citata punizione di Mati. E’ mancata, semmai, più determinazione davanti, dove Matri prima e Mario Gomez poi non sono riusciti a sfruttare le tante occasioni costruite da Pizarro e Borja, inesauribili e, alla fine, sfortunati perché dovranno saltare la prossima partita. Montella? Forse poteva riprovare l’accoppiata Gomez-Matri, perchè Ilicic non era in serata. Senno di poi, certo. Ma resta il rammarico perchè anche in 10, cioè dopo l’espulsione di Diakitè per doppia ammonizione, la Fiorentina ha dimostrato di saper condurre il gioco a dispetto di un Parma per nulla arrendevole. E di un arbitro ancora assai insufficiente.
CASSANO – Si presenta con piglio aggressivo, la Fiorentina. Diakitè va subito a tirare in porta, ma senza troppa convinzione. Rispondono Cassano e Biabiany. Però sono i viola a tenere il boccino, manifestando un costante possesso di palla. E al 14’ Cuadrado sfiora il palo sinistro di Mirante con un tiro da fuori area.Il centrocampo della Fiorentina domina, il Parma replica solo con qualche puntata in contropiede. Il leit motiv del primo tempo è questo. Interrotto, semmai, da qualche show di Cassano che simula molto, guadagna punizioni talvolta esagerate, come al 27’ quando mette Biabiany in condizione di tirare. Però fuori. Ma sono i viola a guidare la danza. Tunnel di Aquilani a Molinaro che non sa che pesci pigliare, visto che anche Joaquin lo salta sistematicamente. Il problema? Che al gran gioco viola non corrispondono conclusioni a rete davvero pericolose: perché il Parma si chiude a riccio: così Joaquin, Cuadrado e Matri finiscono spesso “murati”. Ma improvvisamente (39’) è come se il mondo si rivoltasse: Biabiany mette in crisi mezza difesa viola, salta Gonzalo e serve un invitantissimo pallone per Cassano, indisturbato a centro area: gol. La reazione viola e rabbiosissima. E dopo nemmeno due minuti arriva il pareggio: magia di Borja Valero e pallone per Cuadrado, a destra, Molinaro sembra in vacanza e l’esterno viola, confermando di essere campione assoluto nel suo ruolo, aggiunge freddezza alle sue incursioni e mette dentro. Uno a uno. Mierabte perde l’imbattibilità dopo oltre 400 minuti. E diciamo pure che, al riposo, alla Fiorentina questo risultato di parità sta stretto.
RIGORE – Ma la ripresa comincia male per i viola. Dopo nemmeno tre minuti, il Parma trova un rigore. Su calcio d’angolo per il Parma, Tomovic interviene a gamba tesa su Biabiany che colpisce di testa ma finisce a terra. Gervasoni, sbagliando, non ha dubbi e indica il dischetto. Protestano i viola. Pizarro viene ammonito e salterà la partita di domenica con la Lazio. Amauri (6’) batte il rigore mettendo il pallone a destra di Neto. Purtroppo per la Fiorentina, il momentaccio non è finito. Prima viene ammonito anche Tomovic. Eppoi Diakite interviene sulla gamba di Cassano. Giallo. Che diventa subito rosso perchè il difensore era già stato ammonito. Montella gioca òla carta Mario Gomez (13’) e toglie Joaquin. Ma al 20’ si erge a protagonista con due respinte disperate: eroica soprattutto la seconda (20’) su un Amauri incredulo di aver sbagliato un gol apparentemente facile. Altro innesto viola (21’), Ilicic al posto di Matri. La Fiorentina continua a soffrire: Tomovic (23’) ci mette una pezza deviando la conclusione di Biabiany.

GIOIELLO – Però i giocatori di Montella non ci stanno. E anche in dieci non si arrendono, reagiscono alla grande e trovano il pareggio. Al 39’ Gargano ostacola irregolarmente Cuadrado qualche metro fuori area- Punizione diretta. I viola vanno a infoltire la barriera parmense per coprire la visuale a Mirante. Favorendo Mati Fernandez che batte magistralmente la punizione, mettendo il pallone nell’angolo alto alla destra del portiere del Parma. Una punizione-gioiello. Due a due. Ai viola non basta: perché scattano bene nelle ripartenze cercando la vittoria. Ma proprio quando si riaccende una piccola speranza, ecco la nuova mazzata: accenno di rissa su una punizione per il Parma. L’ex Munari alza le mani, Borja Valero cerca di proteggere i compagni. E l’impreparato arbitro Gervasoni alza due rossi: per Munari, certo, ma anche per Borja. Che salterà la partita con la Lazio. Come Pizarro. Che brutta conclusione di partita per la Fiorentina!
[table id=7 /]
