Ikea, folla a Pisa per un’apertura attesa 9 anni

PISA – Folla in coda di primo mattino per le offerte e le novità. Perchè oggi, 5 marzo, dopo circa 9 anni di attesa per burocrazia varia, ha aperto i battenti il secondo store toscano della multinazionale svedese Ikea. Il negozio occupa 192 dipendenti diretti: l’80% sono toscani e il 63% con un contratto part time. Altri 90 posti di lavoro risultano nell’indotto: pulizie, sicurezza, trasporti, montaggi, parcheggio, animazione. La nuova Ikea ospita un ristorante capiente fino a 400 coperti, con piatti della tradizione toscana, più in generale italiana e svedese, mentre ad attendere i clienti all’uscita ci sono 31 casse, di cui 24 self-service. Parcheggio gratuito da 1.200 posti.
Il negozio produce il 20% dell’energia elettrica necessaria, grazie all’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico da 750.000 kWh all’anno pari al consumo di 250 famiglie, grazie a 5.000 mq di pannelli di silicio policristallino.
«Ora abbiamo due piste aeroportuali contro una di Firenze, l’ospedale più grande e anche l’Ikea più grande. Viva Pisa». Così, con una battuta, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha salutato l’inaugurazione all’area dei Navicelli. Per Rossi è stato un modo ironico per rivendicare il senso di appartenenza alla comunità pisana ma anche per sottolineare il suo successo personale per essere riuscito a trattenere in Toscana il colosso svedese dopo che aveva annunciato di ritirarsi per la mancata possibilità di aprire a Migliarino Pisano, in prossimità del casello autostradale di Pisa Nord, dopo avere atteso sei anni le necessarie autorizzazioni.
«C’è stato un ritardo –ha ammesso il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi– ma si discuteva di un altro progetto: ciò che è stato fatto qui ha dimensioni diverse. E’ stata la scelta giusta nel posto giusto».
«Sono fiero di inaugurare questo negozio, anche se mi suona strano chiamare negozio questi 32mila metri quadrati» ha detto l’ad Petersson, con un discorso ironico celebrativo in tipico stile svedese.
Già prima delle 8, dunque, alcune centinaia di persone di Pisa, Livorno e Lucca e da altre località vicine si erano messi in coda attendendo l’apertura avvenuta alle 9.30. L’ attesa, però, è per almeno 15mila persone al giorno nelle prime tre settimane: clienti che, spinti dalla curiosità, decideranno di fare acquisti proprio nei primi giorni di apertura, sperando in promozioni e sconti.
Uovo sodo, aringhe affumicate, salmone, prosciutto cotto, formaggio, pane, croissant salato, marmellata, caffè, acqua e succo di mirtillo. E bicchierino di vodka per terminare in bellezza. Questo il menù offerto stamani alle persone presenti all’inaugurazione.
E’ stata creata ad hoc una task-force per gestire i primi giorni di apertura, che vede all’opera un team di volontari dell’associazione Carabinieri e dell’associazione della Polizia di Stato (chiamati a collaborare con gli addetti accoglienza di Ikea per gestire i flussi di auto) e la presenza costante sul posto di un’ambulanza della Croce Rossa con medico a bordo. Per decongestionare le strade, Ikea ha messo a disposizione una navetta gratuita dalla stazione all’area dei Navicelli (con frequenza ogni mezz’ora) e questo mentre il Comune sta studiando una linea di trasporto pubblico per collegare la città al nuovo store.
Ikea ha dovuto attendere nove anni per poter aprire il proprio negozio pisano. La prima domanda fu presentata al Comune di Vecchiano, che dista meno di 9 km da Pisa. Poi, dopo infinite lungaggini, si mossero il Comune di Pisa e il presidente della Regione, Enrico Rossi, che fecero di tutto per accelerare l’iter che rischiava di far saltare questo investimento in terra toscana.
Per l’apertura del ventunesimo negozio aperto in Italia Ikea ha ricevuto oltre 28mila curricula, a testimonianza della fame di lavoro che c’è In Toscana. L’azienda ha scelto 192 persone, l’88% delle quali sotto i 35 anni, assunte per il 70% a tempo determinato. Ma l’azienda fa sapere di avere in mente di stabilizzarle nell’arco di 18-24 mesi, tenendo conto dell’andamento delle vendite. Del resto, come sottolineano i collaboratori del colosso svedese, il 95% dei settemila lavoratori Ikea italiani è assunto a tempo indeterminato.
