Firenze Parcheggi: presidente indagato per le maxi multe a chi perde il biglietto
FIRENZE – «Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose». Questa la motivazione per la quale il presidente di Firenze Parcheggi spa, Carlo Bevilacqua, è indagato dalla Procura della Repubblica di Firenze: tutto deriva dalle ultime controversie tra automobilisti e operatori della società, dopo la decisione di inasprire le penali a chi si presenti alle casse senza biglietto di ingresso, magari perché smarrito.
Dall’inizio del 2014 la società che gestisce i parcheggi fiorentini ha aumentato le sanzioni per contrastare quanti fingono di aver perduto il biglietto. Ora chi dichiara di aver perso il biglietto per riavere la sua auto deve pagare tre giorni di sosta completa (pari a 237 euro) e Firenze Parcheggi – società partecipata dal Comune di Firenze – può esercitare il diritto di trattenere la vettura fino al pagamento della maxi-multa.
La società si difende sostenendo di esercitare un diritto contrattuale. Tutto questo sta provocando tensioni in città tra posteggiatori e automobilisti. Alcuni episodi (riportati dal quotidiano La Repubblica) riguardano il posteggio del Mercato di San Lorenzo, dove due settimane fa gli addetti all’uscita volevano trattenere l’auto di un militare della guardia di finanza, il quale, però, avrebbe chiamato un carabiniere che è intervenuto ottenendo che l’auto venisse lasciata andare. A sollevare il caso a inizio 2014 era stato il regista e attore Leonardo Pieraccioni, anche lui «multato» che affidò a Facebook un suo sfogo. Altri episodi, sempre al mercato centrale di San Lorenzo, hanno riguardato un’anziana di 77 anni, che per riavere l’auto si è rassegnata a pagare tre giorni di sosta, una coppia di coniugi dove il marito, perdendo le staffe nella discussione con gli operatori, li ha aggrediti costringendoli a rifugiarsi nel gabbiotto di servizio.
