Lunigiana, tenta di rubare il rame e resta fulminato per alcuni giorni sul traliccio Enel

VILLAFRANCA LUNIGIANA – Lo hanno avvistato i passanti. Lassù a circa 7 metri di altezza, accasciato sulla struttura di un traliccio dell’alta tensione, c’era il cadavere di un uomo, che quasi certamente si era arrampicato per tentare di rubare i cavi di rame. L’atroce scoperta è avvenuta nel pomeriggio della domenica di Pasqua in una zona di campagna a Villafranca Lunigiana (Massa Carrara).

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Massa e i Carabinieri della Stazione di Villafranca. Per recuperare la salma sono dovute intervenire le squadre SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei vigili del fuoco. Ai loro occhi si è presentata una scena drammatica: l’uomo sul traliccio era rimasto folgorato dai cavi dell’alta tensione da 15mila volts e il suo corpo appariva irriconoscibile.

Domenica sera il procedimento di identificazione, fanno sapere i Carabinieri della Compagnia di Pontremoli, era ancora in corso. Anche perché l’uomo non aveva documenti con sé. Presumibilmente si trattava di un giovane che, con una rudimentale imbracatura e una cesoia, era salito sul traliccio per rubare parti dei cavi in rame dell’alta tensione. Da chiarire anche il momento in cui è avvenuto il fatto. Non è escluso che il cadavere fosse stato folgorato sul traliccio già da diversi giorni.