Skip to main content
L'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi a Firenze

Corte dei Conti: due medici di Careggi condannati a risarcire 30mila euro

Internet gratuito e wi-fi a Careggi

 

FIRENZE – Due medici dell’ospedale fiorentino di Careggi sono stati condannati dalla Corte dei Conti al pagamento di 30.000 euro, a titolo di risarcimento all’Azienda Ospedaliera di Careggi a seguito dell’illegittimo incasso – da parte di uno di essi – dell’indennità di rischio radiologico non dovuta.

I sanitari indagati sono la dottoressa Patrizia Lo Sapio, radiologa, e il professor Gian Franco Gensini, ordinario presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica e già preside della Facoltà di Medicina.

Gli accertamenti istruttori – si legge in una nota della Corte dei Conti – hanno appurato che la dottoressa Di Sapio «dichiarando di essere sottoposta, a causa dell’attività svolta presso l’Azienda Ospedaliera, a rischio radiologico di livello A (il livello massimo), aveva percepito, a partire dal 2005, l’indennità di rischio radiologico senza che ne ricorressero i presupposti». Questo anche grazie al comportamento dell’altro medico, il professor Gensini , «che sottoscriveva le schede di rilevamento dei dati di esposizione alle radiazioni senza effettuare accertamenti sull’effettiva esposizione al rischio radiologico».

Con sentenza depositata il 29 maggio 2014, la Sezione Giurisdizionale Toscana della Corte dei Conti ha condannato la dottoressa Lo Sapio, in via principale, a titolo di dolo, a risarcire all’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze la somma di € 30.082,89, oltre interessi e rivalutazione. Condannato anche il professor Gensini, in via sussidiaria (e, quindi, previa infruttuosa escussione della Lo Sapio) e a titolo di colpa grave, a risarcire all’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze la somma di € 15.041,45, pari al 50% della somma di cui è condannata la Lo Sapio. Per i fatti in questione, i due medici hanno subito anche un procedimento penale: quello nei confronti della Lo Sapio è ancora pendente, mentre quello nei confronti di Gensini si è già concluso con la sua assoluzione, perché il fatto non costituisce reato.

 


Sandro Addario

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo