
Firenze, pesava una tonnellata il ramo killer delle Cascine. Oggi la rimozione (FOTO)

FIRENZE – Pesava circa 10 quintali, e non 7 come era stato stimato in un primo tempo, il ramo killer che ha ucciso nel parco delle Cascine la piccola Alice di 2 anni e la zia Donatella quel maledetto venerdì 27 giugno. Una tonnellata che si è abbattuta sulle due donne colpevoli solo di fare una passeggiata nel parco proprio in quel momento, durante una manifestazione musicale.
È quanto sarebbe emerso oggi, dopo che il ramo è stato rimosso dai vigili del fuoco e portato alla pesa pubblica all’Argingrosso, per poi essere definitivamente custodito in una depositeria comunale.
Questa la cronaca della mattinata. Oltre tre ore, da poco prima delle 9 di stamani 4 luglio fino alle 12 passate, per imbracare e poi caricare su ungrande camion rimorchio, dopo averlo parzialmente tagliato sulla chioma, il ramo killer alle Cascine. Il braccio di quel maledetto albero bagolaro, lungo 14 metri, del diametro di 30 centimetri circa, che, crollato d’improvviso ha ucciso la Donatella Mugnaini e la sua nipotina Alice (2 anni), la sera del 27 giugno scorso.
Così i Vigili del fuoco, coadiuvati dagli uomini della Polizia municipale e da alcuni tecnici di Palazzo Vecchio, hanno asportato da via della Catena, in mezzo al parco, il grande tronco. Impossibile segarlo sul posto, data la necessità di trasportare il ramo killer alla pesa pubblica dell’Argingrosso, per verificare l’effettiva «stazza».
Prima della rimozione, però, un agente della Polizia municipale ha disegnato a terra, con un apposito spray verde, i contorni della chioma e del ramo, che è stato misurato. È stato quindi asportato dai vigili il passeggino della piccola Alice, rimasto schiacciato sotto le fronde, dopo il parziale taglio, con la motosega, di alcune fronde della chioma. Presenti sul posto con un’autogru e un’autobotte, i vigili del fuoco hanno fatto giungere anche un camion rimorchio che, procedendo in retromarcia, si è avvicinato. Il ramo è stato imbracato dal braccio dell’autogru che lo ha sollevato e, lentamente, data la complessità dell’operazione, lo ha progressivamente calato sul rimorchio dei pompieri.