Concordia, l’Osservatorio annuncia: «Nessun inquinamento al Giglio». Si cerca l’ultimo disperso

ISOLA DEL GIGLIO – «Attorno al relitto non abbiamo visto forme visibili, a occhio nudo, di inquinamento, abbiamo potuto fare una verifica del fondo della nave con i robot e abbiamo visto che è integro, senza spaccature, che è in buone condizioni. E questo è molto buono per scongiurare eventuali fuoriuscite di liquidi». Così il capo progetto tecnico per la società Costa Crociere, Franco Porcellacchia, si è detto sicuro, oggi 15 luglio, di come stiano procedendo in sicurezza le operazioni attorno al relitto della Costa Concordia, davanti all’Isola del Giglio. «I risultati delle analisi arriveranno domani – ha confermato la direttrice dell’Osservatorio ambientale, Maria Sargentini-: da un punto di vista macroscopico non si vede nessun segnale di intorbidamento né di cambio di macroscopico di qualità delle acque».
LA DATA DI PARTENZA – Dopo il primo giorno, lunedì, di avvio degli interventi per il rigalleggiamento della Costa, la tanto temuta questione ambientale balza dunque al centro dell’attenzione. In questo secondo giorno di lavoro, i tecnici si sono concentrati su questo aspetto, oltreché sulla necessità di collegare lo scafo della nave con alcuni cassoni ancora da sistemare, tramite cavi e catene. In un incontro con i cronisti, il capo progetto tecnico per Costa, Franco Porcellacchia, ha fatto anche una previsione sull’inizio del viaggio del relitto verso Genova, per la demolizione. Si era ventilata una partenza anticipata rispetto ai programmi, ossia per il prossimo fine settimana, ma adesso il margine temporale si sposta un po’ più in avanti: «Un’ipotesi realistica è quella di guardare a lunedì – ha detto Porcellacchia – . Venerdì lo ritengo improbabile».
Il CAMERIERE DISPERSO – Dopo lo spostamento del relitto della Concordia, all’Isola del Giglio comincerà inoltre la «ricerca in loco del disperso», il cameriere indiano Russel Rebello. A precisare questo aspetto cruciale è stato Francesco Curcio, della Protezione Civile. Rebello è l’unico disperso delle 32 vittime del naufragio, che avvenne il 13 gennaio 2012. Le attività, comunque, «continueranno a bordo – ha sottolineato Curcio -, durante la fase di smantellamento della nave stessa», a Genova.
FONDALE DA RIPULIRE – «L’isola tornerà come prima – ha aggiunto il capo progetto di Costa, Porcellacchia -. Abbiamo un impegno, quello di riportare il Giglio il più possibile nelle sue condizioni originarie, quando è avvenuto l’incidente: questo significa ripulire il fondale e rimuovere tutte le strutture, è un impegno che intendiamo onorare. Continueremo con queste attività fin da quando il relitto lascerà il sito». Le operazioni entreranno poi nel vivo «già da settembre – ha aggiunto -: le attività andranno avanti almeno un anno».
GREENPEACE E LEGAMBIENTE – In attesa della partenza della Concordia per il suo ultimo viaggio verso il porto di Genova, Legambiente e Greenpeace lanciano l’operazione «Costa ti tengo d’occhio». La barca «Maria Teresa», messa a disposizione dalla Fondazione Exodus, seguirà la fase di trasferimento del relitto e vigilerà affinché l’operazione avvenga in modo sicuro senza arrecare danni all’ambiente. Un viaggio delicato e complesso quello della Concordia che nei circa 5 giorni di navigazione attraverserà il Santuario dei Cetacei, un tratto di mare protetto fra Toscana e Liguria di alto valore naturalistico. “Seguiremo da vicino il convoglio per verificare che durante l’operazione di trasferimento della Concordia verso Genova non ci siano sversamenti che possano causare inquinamento – sottolineano le due associazioni ambientaliste -. Poi occorre pensare anche alla bonifica e al ripristino dello stato dei luoghi e del fondale del Giglio e si deve garantire il risarcimento del danno ambientale causato dal naufragio della Concordia».
