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Il Presidente Massimo Mezzaroma ed il Siena calcio

Siena, calcio addio. Niente iscrizione alla serie B. La squadra ripartirà dai dilettanti

Il Presidente Massimo Mezzaroma ed il Siena calcio
Il presidente dimissionario del Siena, Massimo Mezzaroma

SIENA– Gli effetti della bufera che si è abbattuta sul Monte dei Paschi si stanno ora riflettendo, in maniera profonda, anche sullo sport senese. Rimasto senza finanziamenti. E per questo deve dire addio al professionismo. Appena una settimana dopo il fallimento della Mens Sana Basket, anche la Robur 1904 si arrende. Dopo 110 anni di storia, il calcio a Siena ripiomba fra i dilettanti. Che cos’è successo? Il termine per regolarizzare il pagamento degli stipendi e perfezionare l’iscrizione al campionato di serie B, scadeva oggi, 15 luglio, alle 19: la società non ha provveduto. Quindi non potrà partecipare al campionato cadetto nella stagione 2014-15. Prospettiva? Ricominciare dal basso, appunto dai dilettanti. In teoria dalla terza categoria, o dal campionato di Eccellenza, ma se si manifesteranno iniziative di ripartenza concrete, e da qualcuno ben sostenute, potrebbe essere possibile anche una soluzione meno mortificante. Del resto, successe anche alla Fiorentina, dopo il fallimento della gestione Cecchi Gori: l’intervento del Comune, e soprattutto l’arrivo dei Della Valle, fece schiudere le porte della C2.

STORIA -Si chiude comunque una storia. Un primo assaggio di B negli anni 40, poi dopo decenni trascorsi principalmente fra la vecchie divisioni del tempo, cioè serie C e serie D, il ritorno nel torneo cadetto nel 2000 aveva segnato l’inizio di nuova gloria. Nel 2003 l’approdo in A al termine di una cavalcata trionfale. Erano sono gli anni della gestione De Luca, con il “babbo Monte dei Paschi” nelle vesti di main sponsor. Nel 2007 il passaggio della proprietà a Lombardi Stronati, mentre sul campo i risultati continuavano a essere positivi. Nel gennaio 2010 l’approdo di Mezzaroma al vertice: la retrocessione a giugno venne subito cancellata dalla riconquista della massima categoria. Per altri due anni il Sienaresta nel calcio nobile. Ma i conti precipitano nel profondo rosso e la situazione si fa insostenibile quando scade il rapporto con lo sponsor nell’estate del 2013.

MONTE DEII PASCHI – L’iscrizione è fatta all’ultimo minuto: ma i punti di penalizzazione per i ritardi nei pagamenti costano alla squadra la possibilità di partecipare ai playoff per tornare in A. Si rincorrono le voci di possibili acquirenti, ma la realtà è che, il 25 giugno, quando va formalizzata l’iscrizione per il campionato 2014/15, il Siena presenta solo documenti, non i pagamenti. Il Monte dei Paschi, principale creditore, conduce alcune trattative per la cessione del pacchetto azionario, ma non si giunge alla fumata bianca. Mezzaroma annuncia le dimissioni, il consigliere delegato Parri mette in contatto la banca con il fondo svizzero Limpida per effettuare un ultimo tentativo di salvataggio. C’e’ l’accordo per la cessione del pacchetto di maggioranza, ma non i tempi tecnici per pagare. Così, come dichiara in un comunicato diffuso allo scadere dei termini Daniele Casella, amministratore unico della Limpida Sagl, per il Sienaè la fine.

SINDACO -Bruno Valentini, il sindaco, legge una dichiarazione che assomigli a un necrologio: “La storia del Siena sfuma nel peggiore dei modi. Non sul campo di calcio bensì negli uffici di amministratori incapaci, com’è accaduto alla Mens Sana Basket. E’ l’epilogo di una stagione di finanza facile ed irresponsabile, ma io spero non sia la fine di tutto. Calcio e pallacanestro sono grandi passioni che possono ripartire, magari a livello più basso di come eravamo abituati. Non resta, anche nello sport, che rimboccarci le maniche. E ricominciare”.



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