Se luglio si veste di novembre. Ma ora torna finalmente il sole


“Luglio si veste di novembre …”. Così cantava Riccardo Del Turco 45 anni fa. E nel luglio 2014 le parole di quell’antico motivetto ispirato al clima sono diventate umidissima realtà. Come certifica il Lamma, istituto di climatologia e meteorologia del Centro nazionale delle ricerche (Cnr), nel mese scorso è piovuto come in pieno autunno: mediamente 6 volte più rispetto alle quantità registrate di solito nel settimo mese dell’anno. Con un surplus di +490% rispetto alla media (climatologia 1971-2000). E i giorni piovosi sono stati ugualmente eccezionali: quasi 4 volte rispetto alla «norma»; cioè è piovuto 12 giorni rispetto ai circa 3 che solitamente ci aspettiamo a luglio. Addirittura, ed eccoci al punto, questo luglio 2014 ha registrato più giorni di pioggia che un normale mese di novembre, in cui ci sono circa 10 giorni piovosi.
TEMPERATURE – Per quanto riguarda le temperature, invece, il Lamma dice non è stato un mese eccezionalmente fresco rispetto alla climatologia 1971-2000. È sensazione comune, invece, che sia stato decisamente poco caldo ed in effetti i dati lo confermano: rispetto agli ultimi 10 anni, -1.7 °C, e rispetto agli ultimi 15 anni, -1.5 °C. (Fonte dati temperature: Aeronautica Militare; elaborazione LaMMA).
CAUSE – Il LaMMA parla di cause varie, ma il fenomeno si deve ricondurre al cambiamento climatico, che da qualche parte viene contestato, ma che ha una base scientificamente provata: il riscaldamento degli oceani. Non e’ invece scientifico, ma giornalistico, e direi anche appropriato, il termine bombe d’acqua.
BOMBE D’ACQUA – La coniai, quella definizione, insieme al professor Giampiero Maracchi nel 1996 per rendere l’idea di che cosa fosse successe nell’Alta Versilia devastata dall’alluvione, provocata da 470 millimetri di pioggia caduta in poche ore. Pensai che fosse stato un autentico bombardamento d’acqua. Naturalmente non brevettai quelle parole racchiuse in un efficacissimo titolo, ma si possono facilmente ritrovare sfogliando “La Nazione” di quel periodo. Le bombe dácqua sono un pericoloso fenomeno di questi tempi e bisognerebbe che il governo (e in particolare Erasmo D’Angelis, incaricato da Matteo Renzi di occuparsi di frane e alluvioni su scala nazionale) cominciasse a tenerle in seria considerazione. E magari a prevenire i disastri con interventi mirati su un’Italia fragile e assai esposta.
SOLE – Il bel tempo sta tornando. FirenzePost, nell’ultima intervista a Maracchi, lo aveva anticipato: pioggia e vento fino al 6 agosto, poi di nuovo sole. E caldo estivo. Sarebbe l’ora!
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