
Grandi opere: Renzi andrà a Chiomonte nella tana dei No Tav

Dopo un fine settimana piuttosto complicato, fra Consiglio dei Ministri e Consiglio Ue, il premier Renzi si appresta ad affrontare le fatiche degli altri appuntamenti che l’attendono. Certo in primis la scuola, rinviata a settembre pur con le migliaia di precari che protestano e con i pensionandi fregati dalla riforma Fornero che sono sulle barricate. Ma all’orizzonte c’è anche una visita che si preannuncia molto complicata.
NO – TAV – Quelle che nelle scorse settimane sembravano solo voci ora sembrano confermate. Matteo Renzi dovrebbe recarsi a Chiomonte, nel cuore della contestazione dei No-Tav, per visitare il cantiere dell’Alta Velocità Torino-Lione.
Lo ha annunciato Nuova Società, un quotidiano on line sempre ben informato sulle vicende della NLTL. Il premier avrebbe così accolto l’invito che lo scorso luglio gli era stato fatto dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Il Governatore vuole la presenza del primo ministro come segnale forte «dell’impegno dell’esecutivo per la realizzazione dell’opera».
CHIOMONTE – La visita sarà la prima di un premier al cantiere della Tav. In passato solo Alfano e Lupi avevano avuto il coraggio di andare nella tana del lupo. Il ministro dell’Interno nel governo Monti, Annamaria Cancellieri, pur invitata dai sindaci, si guardò bene dal presentarsi al cantiere. Le date più probabili della visita sarebbero il 16 o 17 settembre, nel periodo in cui Renzi sarà a Milano per un incontro tra i ministri dei trasporti europei, in occasione del quale è già stato fissato il passaggio a Chiomonte dei rappresentati dei Paesi impegnati nella realizzazione della Tav.
Credo che la mia amica Paola Basilone, prefetto di Torino, stia già predisponendo le misure idonee per fronteggiare quest’appuntamento che si presenta molto delicato per l’ordine pubblico. Si ricorderà infatti che, lo scorso mese di luglio, il Governo aveva rinfoderato l’intenzione di organizzare a Torino il vertice europeo sull’occupazione giovanile per motivi di sicurezza, in quanto erano state annunciate contestazioni.
Sicuramente Renzi, se si recherà in Valsusa, troverà un clima infuocato. I No – Tav hanno già indetto una settimana di mobilitazioni, dal 1 al 7 settembre, in occasione della chiusura del tradizionale campeggio estivo e sicuramente staranno preparando un’accoglienza particolare al nostro premier. Tutto si può dire, ma non che a Renzi manchi il coraggio. Soprattutto quello di far vedere che vuole andare avanti anche sulle strade più difficili.
