Il nubifragio a Firenze piega le cancellate al Cimitero degli Inglesi. Devastato il Giardino dei Semplici

FIRENZE – Cancellate in ghisa ferrosa pesanti come macigni venute giù come fuscelli. Potevano ammazzare qualcuno. È successo stamani al Cimitero degli Inglesi a Firenze, nel piazzale Donatello, durante il rapido ma violentissimo nubifragio che ha colpito la città poco prima delle 13. Due alberi sul lato destro dello storico luogo sono improvvisamente venuti giù per la furia del vento e della grandine, abbattendo la cancellata che dà sulla strada che va da viale Gramsci verso viale Matteotti dalla parte di via degli Artisti. È finita comunque sul largo marciapiede che corre lungo il cimitero, raramente percorso da pedoni ma non per questo chiuso.
Tecnici della Protezione civile del Comune sono rimasti fino a tarda sera per tagliare gli alberi e spostare le cancellate. «Fossero state di ferro sarebbero state più leggere, ma sono di ghisa ferrosa ed è molto peggio. Il problema è anche che i lastroni di pietra dove erano fissate sono solo appoggiati al muro di cinta del cimitero» dice uno di loro mentre prende fiato durante il lavoro che sta durando da alcune ore. Per intenderci: possono venire giù di nuovo e facilmente.

Danni anche all’interno del cimitero, un luogo storico per Firenze creato nell’800, dove sono sepolti anche personaggi famosi, come la poetessa Elizabeth Barrett Browning, Giovan Pietro Viesseux, fondatore dell’omonimo gabinetto, così come gli ultimi discendenti di William Shakespeare, Beatrice ed Edward Claude. Secondo quando si apprende anche cinque alberi sarebbero caduti all’interno dello spazio danneggiando numerose tombe. «È probabile che tra i sepolcri danneggiati ve ne siano anche alcuni di personalità celebri – ha detto la responsabile del cimitero, Francesca Paoletti – ovviamente abbiamo chiuso subito lo spazio e sono in corso i lavori per rimuovere gli alberi e valutare i danni. Entro pochi giorni potremo fare una stima complessiva e pensare a come organizzarci per i restauri».
La furia del nubifragio di oggi non ha risparmiato neppure l’Orto Botanico, conosciuto come il «Giardino dei Semplici» (tra via La Pira e via Gino Capponi) nato nel 1545 e uno fra i tre «orti» più antichi al mondo insieme con quelli di Pisa e Padova.
Da un primo censimento dei danni, risulta che sono state divelte varie piante ad alto fusto, fra cui due cipressi, 2 faggi e dei tigli, e che si è spezzato un pino di circa 30 metri di altezza. Delle cinque piante monumentali presenti nell’Orto, alcune hanno subito danni che sono in corso di valutazione. In frantumi anche le vetrate di alcune serre e colpito il tetto di uno degli edifici di via Micheli che si affacciano sul Giardino dei Semplici, su cui si è appoggiata una delle piante cadute. Indenni i visitatori presenti al momento della tempesta e il personale del Museo. L’Orto Botanico è stato chiuso al pubblico.
