Fiorentina, tutti pazzi per Bernardeschi: ma con l’Inter potrebbe tornare in panchina

FIRENZE. Pranzo in aereo e poi subito in campo, anche se solo per uno scarico. Non c’è tregua per la Fiorentina che, rientrata in giornata dalla Bielorussia, deve subito mettere la testa all’Inter perché alla partita che chiuderà il primo tour de force stagionale manca davvero poco.
RICHARDS. Tutti stanchi in casa viola dopo la campagna di Minsk e Borisov, ma oggi l’unico muso lungo sul volo di ritorno e in aereo era quello di Micah Richards: come previsto, il problema muscolare accusato ieri gli impedirà di giocare contro l’Inter. «Gli esami strumentali – si legge nel report della società – hanno accertato una lesione di primo grado del bicipite femorale. L’atleta riprenderà l’attività fisica dopo dieci giorni di terapie». Chiaro che tornerà dopo la sosta: contro i nerazzurri in difesa a destra spazio ancora a Tomovic con Alonso a sinistra e Gonzalo-Savic centrali.
CUADRADO. La buona notizia, per Montella, invece è che Cuadrado contro l’Inter ci sarà. Il colombiano ha smaltito il problema al ginocchio e dovrebbe affiancare Babcar – ieri rimasto a riposo – in attacco contro i nerazzurri, con Ilicic favorito su Bernardeschi per giocare da trequartista, visto che la Fiorentina dovrebbe schierarsi ancora con il 4-3-1-2.
BERNARDESCHI. Se le anticipazioni saranno confermate dal tecnico viola che domani parlerà in conferenza stampa, Federico Bernardeschi tornerà dunque ad accomodarsi in panchina. Anche se qualche tifoso magari storcerà la bocca. Il giovane ex Crotone è infatti l’autentico crack di un inizio stagione in realtà un po’ zoppicante per la Fiorentina.
VIVAIO. Andando avanti di questo passo (oltre ai due gol in Europa League, anche l’assist per l’1-1 di Babacar a Torino e altre diverse buone giocate nonostante il minutaggio risicato concessogli da Montella), «Berna» è infatti destinato a diventare un beniamino della gente viola. Anche perché parte in vantaggio avendo fatto tutto il settore giovanile in maglia gigliata. Finalmente un prodotto del vivaio, dunque.
CROTONE. Nato a Carrara il 16 febbraio 1994, è arrivato a Firenze nel 2003 e se n’è andato solo nella scorsa stagione, quando i dirigenti lo hanno mandato in prestito al Crotone per farsi le ossa. Una scelta peraltro molto azzeccata, visto che in Calabria Bernardeschi è esploso segnando 12 gol in 38 partite.
UNDER 21. Uno score che ha in primis convinto Cesare Prandelli ha chiamarlo per uno stage pre-mondiale, poi Gigi Di Biagio a consegnarli di fatto le chiavi dell’Under 21 che la prossima settimana si giocherà l’accesso all’Europeo di categoria (il giovane viola dunque durante la sosta non riposerà dovendo giocare due match, prima in Slovacchia e poi il ritorno a Reggio Emilia) e soprattutto Pradè e Macia a farlo rientrare alla base.
MONTELLA. Il resto lo ha fatto Montella. Già nel ritiro di Moena ha capito cosa poteva dargli questo giovane talento e ha deciso di non farlo partire. Grandi doti fisiche, ottima tecnica di base e carattere d’acciaio, Bernardeschi ha colto al volo l’occasione che gli è arrivata per gli infortuni contemporanei di Rossi, Gomez e anche Cuadrado. E ora si propone come autentico valore aggiunto di una rosa comunque ricca principalmente in attacco.
