Piombino, acciaierie Lucchini: gli algerini di Cevital hanno depositato l’offerta vincolante

PIOMBINO – Il gruppo industriale algerino Cevital ha depositato negli uffici del notaio Morelli di Piombino un’offerta vincolante per l’acquisizione dell’acciaieria Lucchini. Il rappresentante della multinazionale, Farid Tidjani, ha confermato oggi 20 ottobre ai sindacati Fiom, Fim e Uilm la deposizione dell’atto. Per Cevital l’offerta è completa sia sotto gli aspetti finanziari che industriali.

Il commissario straordinario, Piero Nardi, con l’assistenza dei legali e del management aziendale, «avvierà quanto prima l’analisi dell’offerta ricevuta, tenuto conto anche dell’avanzato progetto Jindal».

Il gruppo metallurgico indiano Jsw Steel, della famiglia Jindal, è in trattative da tempo per rilevare le acciaierie Lucchini: lo scorso 6 settembre a Firenze, in due incontri separati, il magnate Sajjan Jindal aveva incontrato il premier Matteo Renzi e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ricevendo un sostanziale via libera all’operazione.

Tuttavia la multinazionale Cevital ha una lunga storia da non sottovalutare. Cevital è attiva in quattro settori d’impresa: metallurgico-siderurgico, agroalimentare, servizi automobilistici, grande distribuzione. È presente nel mondo con 19 filiali e oltre 10 mila dipendenti. Fra i molteplici campi operativi, Cevital, come si legge sul sito web ufficiale del gruppo, è distributore in Algeria dei marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia.

Cevital è un gruppo che affonda le sue radici nell’attività imprenditoriale del suo fondatore Issad Rebrab, a partire dal 1971. Rebrab, classe 1944, attuale presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda africana in cui sono presenti anche tutti e 5 i suoi figli, è stato inserito fra gli uomini più ricchi del mondo nella classifica annuale redatta dalla rivista americana Forbes: il suo patrimonio stimato è attorno ai 3 miliardi di dollari.