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Firenze parcheggi: Nardella chiede chiarimenti sulle consulenze. La società: «Abbiamo risparmiato 66 mila euro»

Da sinistra il presidente di Firenze Parcheggi Carlo Bevilacqua, il sindaco Matteo Renzi e l'amministratore delegato di Firenze Parcheggi Marco Carrai
Da sinistra il presidente di Fi-Park Carlo Bevilacqua, Matteo Renzi quando era sindaco, e Marco Carrai

FIRENZE – Firenze Parcheggi, duro botta e risposta oggi 29 ottobre fra il sindaco Dario Nardella e la società a capitale prevalentemente pubblico, partecipata dal Comune di Firenze, che gestisce gli spazi della sosta in città.

Lunedì scorso in Consiglio comunale Tommaso Grassi di Sel aveva denunciato una «gestione allegra» delle consulenze di Fi-Park. In particolare il consigliere si era riferito a consulenze retribuite che Fi-Park avrebbe affidato legittimamente, ma in modo inopportuno, ad Alberto Bianchi, presidente della fondazione Open che finanzia la kermesse Leopolda del premier Matteo Renzi, e a Marco Fazzini, revisore dei conti nella stessa fondazione, nonché vicepresidente della stessa Firenze Parcheggi.

Stamani il sindaco Nardella, a margine dei lavori del consiglio metropolitano in Palazzo Vecchio, aveva dichiarato che il presidente di Firenze Parcheggi Carlo Bevilacqua «deve dare spiegazioni a me, alla città e ai soci su tutta la gestione della società», compresa «questa vicenda specifica». Poco dopo Nardella ha incontrato personalmente Bevilacqua per discutere della questione.

E gli ha chiesto chiarimenti, avendo preso sul serio quanto dichiarato in Consiglio comunale da Tommaso Grassi, secondo cui Alberto Bianchi, «tra l’altro recentemente messo nel consiglio dell’Enel – ha detto Grassi -, nel solo 2014 ha ricevuto consulenze legali per quasi 22 mila euro; poi c’è il contratto per consulenza in natura fiscale e amministrativa per l’intero 2014 per 24.000 euro a Marco Fazzini, che nella stessa Firenze Parcheggi ricopre la carica di vicepresidente; infine l’incarico di consulenza per amministrazione del personale per altri 24 mila euro annuali affidato da Firenze Parcheggi a Moreno Panchetti, ex presidente della partecipata del Comune Sas».

Nel pomeriggio Firenze Parcheggi ha emesso un comunicato per dare spiegazioni ufficiali. Per l’incarico affidato a Marco Fazzini «abbiamo complessivamente risparmiato 66.000 euro», spiegano da Fi-Park. «Abbiamo letto con stupore e incredulità, tra gli altri commenti, alcune polemiche uscite in questi giorni riguardo alle prestazioni professionali» del vicepresidente di Firenze Parcheggi Marco Fazzini «in favore» della stessa Fi-Park, viene detto.

«Al momento della nomina del dottor Fazzini quale vicepresidente della società, nel gennaio 2010 – continua la nota della Firenze Parcheggi -, il costo annuo per l’assistenza fiscale ed amministrativa pagato dalla Società era pari ad euro 28.000; a fronte di specifico accordo, a Fazzini sono stati corrisposti, per analoghe prestazioni, negli anni 2010, 2011 e 2012, 12.000 euro per anno. Per l’anno 2013 gli onorari corrisposti sono stati pari a 14.000 euro. Per l’anno 2014, a fronte di un ulteriore incarico di natura tecnico-professionale, relativo all’assistenza per un progetto industriale in corso della società, l’importo della consulenza è stato fissato in 24.000 euro, con un risparmio totale per la società, nel quinquennio 2010-2014, di complessivi 66.000 euro».

Sottolineato il risparmio, la nota della Fi-Park rimarca un ulteriore risultato ottenuto nella gestione di cassa: «Il costo dei compensi pagati al Cda è diminuito, dall’anno 2013 all’anno 2014, di oltre 32.000 euro», e «gli incarichi professionali risultanti a bilancio 2009, pari a 369.239 euro, sono scesi a 303.312 euro nell’anno 2013, con un decremento di euro 65.927, pari al 22%».

E non manca la sottolineatura per il 2014, dove «l’importo relativo agli incarichi professionali si manterrà indicativamente sull’importo dell’anno 2013». Detto questo, in calce, arriva il metodo con cui la partecipata affronterà a breve la vicenda Fazzini, «al fine di sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, polemica, incomprensione o fraintendimento». Il caso sarà portato «all’attenzione del prossimo Consiglio di Amministrazione, in modo da poter fornire una risposta esaustiva e chiarificatrice circa la totale trasparenza e legittimità dei rapporti intercorrenti tra la società e lo stesso professionista, sia sotto il profilo istituzionale che professionale e, non in ultimo, anche al fine di tutelarne la dignità e l’onorabilità».

 


Domenico Coviello

Giornalista

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