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Immigrazione: parte la missione europea Triton, finisce Mare Nostrum

Immigrati
Immigrati in attesa di sbarcare sulla costa siciliana

Da sabato primo novembre, tutti i Santi, parte Triton: la missione messa in piedi dall’Agenzia europea delle frontiere. E dovrebbe al più presto sparire Mare Nostrum. «Una volta che partirà Triton – ha detto al Senato il ministro dell`Interno, Angolino Alfano – sarebbe difficilmente spiegabile mantenere un’operazione d`emergenza come Mare Nostrum».

Triton si avvarrà di una formazione composta da due navi d`altura, due navi di pattuglia costiera, due motovedette, due aerei e un elicottero. L’Italia contribuisce alla flotta con quasi la metà dei mezzi: un aereo, un pattugliatore d’altura e due pattugliatori costieri. Tra gli altri Paesi europei partecipanti non c’è l’Inghilterra, ma ci sono Islanda (con una nave) e Finlandia (un aereo). Mare Nostrum poteva contare su 4 navi, 8 fra elicotteri e velivoli ed erano impegnati dai 700 ai 1000 uomini.

COORDINAMENTO – Il Centro di coordinamento dell’operazione è di stanza al Comando aeronavale della Guardia di finanza a Pratica di Mare. I mezzi Frontex partiranno da due basi: Lampedusa e Porto Empedocle. Pattuglieranno il Canale di Sicilia ed il mare davanti alle coste calabresi tenendosi nell`ambito delle 30 miglia dal litorale italiano. L’operazione Mare Nostrum si spingeva invece fino a ridosso delle coste libiche per soccorrere imbarcazioni in difficoltà, secondo alcuni incentivando così le partenze dei migranti.

BUDGET – Il budget è ridotto a un terzo: dai 9,5 milioni di euro al mese per la nostra missione ai 3 di Frontex. Triton, ha precisato Alfano, «non svolgerà le funzioni di Mare Nostrum. Costa un terzo e non è a carico solo dell`Italia, con enorme risparmio per noi. Farà ricerca e soccorso nei limiti del diritto internazionale della navigazione che impone il dovere di soccorrere chi è in difficoltà in mare».

ASSOCIAZIONI – Tra le associazioni che lavorano con i migranti c`è ovviamente preoccupazione per la conclusione della missione umanitaria italiana. Unhcr, Amnesty, International, Save the children hanno evidenziato i maggiori rischi per le traversate nel momento in cui non ci saranno più le navi italiane a prestare soccorso a ridosso delle coste libiche. Un cartello di associazioni, tra le quali Arci, Acli e Caritas, ha lanciato un appello al governo perché non venga interrotta Mare Nostrum.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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