Firenze, Pineider non deve morire: nuovo incontro in Provincia per salvare lo storico negozio

FIRENZE – Dopo la Marzocco, Le Monnier, La Libreria Fiorentina e Raspini, un’altro pezzo di storia cittadina sta per sparire. Questa volta si tratta delle Antiche Officine Pineider, gioiello dell’incisoria e della stampa a rilievo famose in tutto il mondo. Una storia, un simbolo di fiorentinità aperto nel 1774 ed in attività da 240 anni, che in questi giorni si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. Una lenta agonia, come spiegano i lavoratori che hanno presidiato l’ingresso di Palazzo Medici Riccardi durante la riunione del tavolo di crisi. Un incontro, il quarto per la precisione, che ha visto la partecipazione oltre che degli organismi sindacali, anche del Sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, dell’assessore Federico Gianassi del Comune di Firenze, di Maurizio Bastianoni della Provincia e l’Amministratore delegato dell’azienda.
L’azienda, con sede a Bagno a Ripoli e un negozio in centro a Firenze occupa 13 dipendenti, nel marzo scorso dopo aver presentato un piano industriale volto a rilanciare l’attività produttiva, ha recentemente chiesto la cassa integrazione a zero ore per tutti i lavoratori per circa tre mesi. A creare preoccupazione nei lavoratori e nei sindacati anche i ritardi nel pagamento degli stipendi.
Durante l’incontro di oggi i sindacati hanno chiesto di fare chiarezza sulle intenzioni dell’azienda visto che il piano industriale presentato negli incontri passati non ha prodotto alcun risultato.
Unico dato positivo è stata la presentazione di un piano di rientro per le spettanze arretrate da parte dei lavoratori che dovrebbero essere saldate entro la fine di questo mese.
Tutte le istituzioni si sono rese disponibili a incontrare la proprietà per trovare insieme una soluzione per il rilancio di una realtà economica che viene definita con un gioiello per l’artigianato fiorentino nel mondo.
«Speriamo – spiega Chiara Liberati della Filcams CGIL – che l’azienda non declini l’invito come è già successo in passato. Va registrato anche e con particolare soddisfazione come le istituzioni abbiano dato una così ampia disponibilità per salvare un marchio di qualità della nostra città».
Questa è solo un’altra triste storia che ogni giorno la crisi economica ci mette davanti agli occhi, dove il saper fare, l’impegno, secoli di successi, marchi, prodotti di qualità vengono cancellati con una matita rossa. Alle Antiche Officine si rivolgevano le più prestigiose famiglie nobili, i semplici cittadini o i grandi industriali. Per 240 anni Pineider è stato leader nell’incisoria e nella stampa a rilievo.
