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Firenze Marathon: la procura dispone l’autopsia sull’atleta morto in gara

In primo piano Luigi Ocone, l'atleta morto durante la Firenze Marathon
In primo piano Luigi Ocone, l’atleta morto durante la Firenze Marathon

FIRENZE – Il sostituto procuratore di Firenze, Filippo Focardi, ha disposto l’autopsia sul corpo di Luigi Ocone, il maratoneta di 38 anni morto oggi 30 novembre per arresto cardiaco dopo aver accusato un malore mentre percorreva l’ultimo chilometro della Firenze Marathon. La salma dell’atleta è stata fatta trasferire all’istituto di medicina legale. L’autopsia, che sarà svolta domani o al massimo martedì, servirà a chiarire le cause dell’improvviso decesso, anche in ragione della giovane età dell’uomo. Nato il 15 ottobre 1976, il maratoneta era originario di Pozzuoli (Napoli) ma abitava in Toscana da circa due anni, a Fucecchio.

Era tesserato per la società Podismo Il Ponte, di San Miniato (Pisa): da quanto spiegato si proponeva di correre la gara intorno alle 2 ore e 45′. I familiari, si legge in una nota della Firenze Marathon, «hanno appreso praticamente in tempo reale la notizia, dal momento che lo attendevano all’arrivo e si sono immediatamente spostati, avvertiti da un altro maratoneta che stava correndo e nel frattempo arrivava al traguardo, sul luogo della disgrazia, e hanno assistito alle operazioni di soccorso».

L’uomo si è accasciato all’altezza del km 41, in viale Giovine Italia a circa un chilometro dal traguardo. Arresto cardiaco la causa indicata. L’ambulanza che lo ha soccorso, con servizio medico, «è arrivata sul posto in meno di due minuti – spiegano ancora gli organizzatori -, l’atleta è stato anche tra l’altro subito assistito dal medico dell’organizzazione, Stefano Grazzini, che è anche un podista, che lo seguiva in una delle moto ufficiali dell’organizzazione. Si è tentato di rianimare l’atleta, senza esito». La Firenze Marathon spiega che si è intervenuti anche con il defibrillatore. Nel corso della gara un altro atleta si è sentito male e si è intervenuti con il defibrillatore, spiega sempre Firenze Marathon: l’uomo si è ripreso.

Sulla tragedia è intervenuta anche la società sportiva Il Ponte, di San Miniato, alla quale l’atleta era tesserato. «Era sempre sotto controllo, periodicamente veniva sottoposto alle visite mediche sportive e non risulta che avesse mai avuto problemi», ha affermato il dirigente sportivo Alessandro Baggiani. «Lo ricorderemo come una grande persona, speciale, nonostante lo conoscessimo da solo due anni», ha aggiunto. Da un paio di anni l’atleta si era trasferito con la moglie in Toscana dove lavorava come operaio edile in un’azienda di Vinci (Firenze). Era un grande appassionato di podismo, sport che da un anno aveva iniziato a praticare in maniera continua. Tra i risultati recenti, il 26 ottobre scorso aveva chiuso la Maratona di Lucca al 15° posto assoluto. Lungo il percorso l’atleta è stato visto cadere a terra in viale Giovine Italia, un punto molto affollato dagli spettatori essendo a poco più di un chilometro dal traguardo, ed è stato soccorso. Personale sanitario è intervenuto subito e i tentativi di salvarlo sono proseguiti fino alle 13.15, orario a cui risale il decesso.

Firenze Marathon


Domenico Coviello

Giornalista

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