Cisl, sciopero statali: manifestazioni a Firenze e in tutta la Toscana per i contratti scaduti da 6 anni
FIRENZE – Da Torino a Messina fino ad arrivare a Cagliari, i lavoratori del pubblico impiego, oggi 1 dicembre hanno partecipato allo sciopero nazionale proclamato dalla Cisl. Una protesta per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai 6 anni e scaturita dal nulla di fatto uscito dal ultimo incontro con il Governo. A Firenze è stata presidiata con bandiere e striscioni la sede della prefettura, Palazzo Medici Riccardi per denunciare l’inefficienza organizzativa della Pubblica Amministrazione, gli sprechi, i tagli indiscriminati e la mancanza di innovazione e di qualità sia per i cittadini che per i lavoratori.
In Toscana i lavoratori del pubblico impiego sono 288 mila. Quaranta mila nella sola provincia fiorentina cosi suddivisi: oltre 7.500 in sanità pubblica, circa 9.000 nelle autonomie locali, 4.500 nelle strutture dei Ministeri e delle Agenzie fiscali, oltre 650 negli Enti pubblici non economici come Inps, Inail e uffici di riferimento e circa 16 mila della scuola tra docenti e personale Ata. A tutti questi vanno inoltre aggiunte le diverse migliaia di lavoratori della sanità e del settore socio sanitario privato.
«Oggi in piazza- spiega Riccardo Cerza segretario generale della Cisl Toscana – perchè scioperiamo per il contratto nazionale del lavoro che manca da 6 anni in questa categoria. Anche i lavoratori pubblici devono avere un contratto nazionale come tutti gli altri. Parliamo tanto di pubblico impiego di riforma del pubblico impiego, ma poi Renzi si è fermato solo agli slogan. Riformiamolo veramente, ma partendo dall’esigenze dei lavoratori e dei cittadini».
In tutta la regione si sono avute iniziative di protesta, davanti alle prefetture di Arezzo, Grosseto e Livorno,Lucca e Pistoia. A Pisa, invece, l’appuntamento è stato davanti al Comune; mentre a Massa Carrara in Piazza Aranci.
«In un Paese che dice di voler puntare sul futuro – sottolinea Mauro Spotti, Segretario della CISL-FP di Firenze e Prato – il lavoro pubblico è una risorsa, oggi svilita a causa di poteri e interessi contro i quali il Governo Renzi si ferma e gioca a dividere per il suo personale consenso, non per il bene del Paese. La situazione peggiora ogni giorno».
Ma la Cisl non si ferma qui, perchè domani alla Leopolda arriverà anche il neo segretario del Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan che chiuderà la mattinata di confronto con migliaia di delegati aziendali, pensionati, giovani, immigrati provenienti da Toscana, Marche e Umbria.