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Gli anziani in Toscana sono oltre il 22% della popolazione

Toscana: benessere e lunga vita come in Giappone. Ma siamo sempre più vecchi

Gli anziani in Toscana sono oltre il 22% della popolazione
Gli anziani in Toscana sono oltre il 22% della popolazione

FIRENZE – I toscani come i giapponesi. Sono ai vertici mondiali per qualità e aspettativa di vita: 85 anni per le donne, 80 per gli uomini. Un benessere come pochi altri popoli al mondo. Merito senz’altro dell’ambiente e degli stili quotidiani, ma anche del buon livello di assistenza sanitaria. È ciò che sostiene la Relazione sanitaria regionale 2009-2013, curata dall’Ars, l’Agenzia Regionale di Sanità, e dalla Direzione generale Salute dell’assessorato. L’assessore al diritto alla Salute Luigi Marroni ne ha presentato stamani 10 dicembre una sintesi, anticipando la versione integrale, di prossima uscita. Erano con lui il direttore generale dell’assessorato Valtere Giovannini, il direttore dell’Ars Francesco Cipriani, e il presidente della Commissione sanità in Consiglio regionale, Marco Remaschi.

Se l’attesa di vita in Toscana è tra le più alte in assoluto, la mortalità infantile è ai valori minimi (3,1 per mille). I bambini nascono perlopiù con parto naturale, la percentuale dei cesarei è del 26%, la più bassa in Italia (38%). I bambini che nascono sono in salute e di buona costituzione. Buono il livello di allattamento al seno: 76% contro il 64% nazionale. I toscani sono più sportivi e meno obesi degli italiani, ma le donne toscane fumano di più delle italiane. Un adolescente su 3 ha provato almeno una volta una droga illegale, e cresce la dipendenza dal gioco d’azzardo. Sempre più precoci i primi rapporti sessuali.

Elevati gli standard di prevenzione, cure e riabilitazione. E anche i giudizi dei toscani sul proprio sistema sanitario sono positivi. Si cominciano tuttavia ad avvertire gli effetti della crisi, che nel lungo periodo potrebbe produrre un rallentamento del trend positivo di salute e un incremento delle disuguaglianze.

«Questa relazione considera la salute dei toscani a 360 gradi – è il commento dell’assessore Marroni – E ci restituisce una fotografia reale e confortante». «La maggioranza degli anni di vita guadagnati – aggiunge il direttore dell’Ars Cipriani -, sono anche vissuti in buona salute e senza disabilità. Fortuna? In parte forse sì, trasmessa dai geni, ma quasi tutto dipende da corretti stili di vita, ambiente sano e servizi sanitari che funzionano».

La Toscana, tuttavia ha un problema serio dal punto di vista demografico. Le nascite sono in lenta ma continua discesa dal 2009, come del resto in tutta Italia. Le coppie di toscani italiani, ma anche le coppie di immigrati, finora più prolifiche, risentono di 7 anni di crisi economica senza precedenti.

Nel 2013 i nuovi nati in Toscana sono stati poco meno di 30 mila, contro circa 40 mila morti. Per ogni bambino o adolescente, aveva in un’altra occasione ricordato la Garante regionale per l’infanzia, Grazia Sestini, ci sono due persone con più di 65 anni. In pratica i minori sono pari al 15% della popolazione: l’85% ha più di 18 anni.

Ormai ogni donna toscana fa in media solo 1,4 figli: «siamo lontani dal ricambio generazionale – è scritto nella sintesi della Relazione, consegnata ai cronisti -, che richiederebbe un tasso di 2 figli per donna». L’età media delle donne che partoriscono per la prima volta, inoltre, è sempre più elevata: 32 anni. Ciò comporta maggiori problemi di fertilità. Dagli anni ’90 e fino al 2008, ricorda la Relazione, «le nascite erano progressivamente aumentate, soprattutto grazie alle donne straniere». Questa tendenza positiva è ormai stabilmente e drammaticamente invertita da 5 anni.


Domenico Coviello

Giornalista

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