Ferrovie: basta aggressioni sui treni. Giovedì presidio dei sindacati alla Stazione

FIRENZE – «Adesso la misura è colma» è così che Guido Mazzoni dell’Uil spiega il perché del presidio che giovedì mattina si terrà alla stazione di Firenze per protestare contro le aggressioni al personale ferroviario e chiedere più sicurezza e soluzioni definitive e non una tantum.
«Purtroppo- continua Mazzoni – il fenomeno delle aggressioni al personale ferroviario – in questo ultimo periodo è diventato preoccupante ed una vera propria emergenza. Avvenimenti che si ripetono ciclicamente e che non è mai stato risolto in maniera definitiva».
Gli ultimi episodi avvenuti in Toscana, un capotreno derubato, un altro con il timpano lesionato e l’ultimo in ordine di tempo avvenuto a Lucca dove il ferroviere ha subito la frattura dei due polsi, oltre a creare ritardi e problemi alla circolazione hanno evidenziato come il fenomeno si sia acuito in questi ultimi tempi.
«Non si tratta più di diverbi verbali, reclami come succedeva una volta – aggiunge Mazzoni – adesso siamo arrivati a livelli che non era pensabili, pensare a quello che è successo in Sicilia dove un collega è stato ferito gravemente con una lama».
Il presidio di Giovedì è organizzato da tutte le sigle sindacali con l’obiettivo di denunciare le continue aggressioni, ma soprattutto di portare alla luce che il personale ferroviario è lasciato solo soprattutto nei convogli regionali.
«Da circa due anni le Segreterie Regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti denunciano tale situazione in tutte le sedi possibili, sia aziendali che istituzionali assistendo a continui rimpalli di responsabilità/competenze».
Una denuncia rivolta non solo alle istituzioni locali, ma anche verso l’azienda Trenitalia che come sottolinea Mazzoni «ha sempre trovato rimedi spot, ma adesso c’è bisogno di soluzioni definitive. La violenza non è più tollerabile».
Dopo l’ultima aggressione, verificatesi ad inizio dicembre, il Presidente della Regione Enrico Rossi ha lanciato l’idea di «dirottare i fondi per il controllo degli stadi alla sicurezza dei pendolari e dei ferrovieri ».
Le dichiarazioni del governatore della Toscana hanno riscontrato il favore dei sindacati che adesso attendono ‘un deciso intervento da parte della Società con azioni mirate ed adeguate’.
