Coppa Italia: Fiorentina in semifinale! Impresa a Roma: 0-2. Due gol di Gomez su assist al bacio di Pasqual. Pagelle

ROMA – Impresona! Due gol di Mario Gomez su assist al bacio di Manuel Pasqual. Roma battuta o, per meglio dire, stroncata all’Olimpco da una grandissima Fiorentina. Che conquista la semifinale di Coppa Italia dove affronterà la Juve, rivale di sempre. Con la voglia di tornare in questo stadio per la finale della coppa, con l’impegno di vincerla dopo l’allucinante serata del 3 maggio 2014 contro il Napoli. Bisogna aggiungere subito che si tratta di una vittoria meritatissima. Fra l’altro la prima di Vincenzo Montella, contro la squadra nella quale giocava e faceva l’aeroplanino, dopo nove tentativi. Roma superata in tutto. E contestata dai tifosi giallorossi che, dopo il fischio finale, chiamano Totti e compagni sotto la curva nord per rimproverarli e riversare su di loro tutta la rabbia e il disagio. Cose romaniste, naturalmente. A noi, invece, piace tessere le lodi di una Fiorentina che non ha sbagliato quasi niente. Ha tenuto testa agli avversari nel primo tempo, quando la Roma ha fatto gli sforzi maggiori per andare in gol. Ed è stata bravissima e spietata nella ripresa, quando Pasqual è partito come un razzo sulla sinistra, spaccando la difesa giallorossa e mettendo in mezzo per Gomez che, nel primo caso, ha beffato Manolas segnando il gol del vantaggio. Poi, negli ultimi minuti, ha piazzato la botta del kappaò destreggiandosi bene con il pallone e scagliandolo inesorabilmente in rete. Per la mazzata finale. Pasqual e il redivivo Gomez: ecco i due protagonisti della serata. Intorno ai quali, va detto, ha giostrato alla grande tutta la squadra. In difesa ha giganteggiato Savic ed è stato sempre tempestivo Tatarusanu. A metà campo, accanto alla maestria di Pizarro si è sacrificato con umiltà Badelj. Bravo anche Joaquin, spina nel fianco sinistro della Roma. Ha faticato Diamanti, ma è apparso in condizioni migliori rispetto a Genova. Infine, va elogiato Montella: ha saputo leggere la partita con più lucidità del collega Garcia. In qualche modo lo ha imbrigliato e bloccato. I viola gli hanno ubbidito a puntino. Non solo qualificandosi per la semifinale, ma anche riscattando la sconfitta della prima di campionato, qui all’Olimpico, e dimostrando che avrebbero potuto vincere anche a Firenze, l’altra settimana, se solo ci avessero creduto un po’ do più. Ma ora non è tempo di recriminazioni. Fiorentina in salute. Fiorentina vincente. Fiorentina da elogiare in blocco.
BADELJ – Pioggia battente sull’Olimpico. Terreno comunque buono, ma traditore sui rimbalzi. Fiorentina nella formazione annunciata: cioè con il tandem d’attacco formato da Mario Gomez e Alino Diamanti. A metà campo, invece, Montella ha scelto il doppio regista: Badelj e Pizarro insieme. Un’idea per avere più qualità. Ma probabilmente per cercare di supplire all’assenza, per scelta tecnica, di Mati Fernandez, portato in panchina. Indietro manca Gonzalo Rodriguez, rimasto a Firenze perché afflitto da un problema muscolare. Torna Savic, squalificato in campionato. Tensione in campo: chi vince fila in semifinale contro la Juve, che la settimana scorsa ha eliminato il Parma. In avvio spinge la Roma. Il primo tiro (5’) è di Nainggolan da fuori area: Tatarusanu para senza difficoltà. La pioggia disturba, provoca traiettorie del pallone irregolari e ingannevoli. Gomez scivola dopo un liscio del portiere Skorapkis. Ha fortuna Manolas intervenendo alla disperata. La Roma prende il controllo del gioco. Ljajic (17’) vola verso la porta viola, interviene Savic all’ultimo istante deviando in angolo il tiro dell’ex compagno di squadra.
SAVIC – Palleggio corto e tocchi di classe dei piedi pregiati di Boja Valero, Pizarro e Joaquin che diventa prezioso anche negli arretramenti in difesa: ecco la Fiorentina di stretta osservanza montelliana che tiene testa a Totti e compagni. Fra i quali si fa sentire l’assenza di De Rossi. Keita, appena rientrato dalla Coppa d’Africa (il suo Mali è stato eliminato), fa un lavoro oscuro ma è quasi sempre al centro dell’azione giallorossa. Tatarusanu è chiamato in causa più volte. Prima se la sbriga bene (24’) rspingendo un angolo con i pugni. Quindi (29’) riesce a opporsi a un’altra conclusione di Nainggolan. Qualche istante dopo siparietto fra Diamanti e Totti: il romanista gli frana addosso e vorrebbe l’ammonizione del viola. Che gli tende la mano. Totti la ignora e non nasconde un po’ di collera dovuta forse allo sforzo di una partita resa assai più faticosa dall’acqua che continua a cadere incessante e fastidiosa. Per fortuna l’arbitro Damato non si lascia ingannare dalla foga e dal mestiere del capitano romanista. La Fiorentina fraseggia a tre quarti. Joaquin e Diamanti, però, sbagliano gli ultimi appoggi. Si fa sentire l’assenza di Mati Fernandez, uno che s’infila spesso nelle difese avversarie. La Roma ci prova in contropiede: Paredes (40’) calcia alto da una ventina di metri. Si va al riposo sullo zero a zero. Roma più ficcante, ma Savic è un gigante: domina in area e chiude con autorità. Dietro a lui è sempre pronto Tatarusanu.
GOMEZ – Viola protagonisti in avvio di ripresa. Prima Diamanti scappa a Nainggolan che lo falcia rimediando la giusta ammonizione. Poi Borja Valero apre per Joaquin, servito Diamanti: tiro bello e teso, ma fuori di qualche centimetro. La Roma replica con un’azione in tandem Ljajic-Totti: chiuso da Borja al momento di concludere. Ancora Joaquin buon suggeritore (9’) per Gomez che, di testa, manda fuori di qualche metro. Ma si tratta della seconda vera azione da gol viola della partita, dopo l’insidiosissimo tiro di Diamanti. Manovre comunque lente, sia da una parte che dall’altra: il terreno viscidissimo complica la vita a tutti. Però i viola hanno lucidità e classe per far fronte alle insidie della serata. Badelj (20’) riceve un pallone da Savic dalle retrovie, inventa una grande apertura sulla sinistra per Pasqual che avanza con una gran falcata, arriva in area e inventa un eccellente assist per Gomez: che anticipa Manolas, manda il pallone sul palo e quindi in rete. Fiorentina in vantaggio. Grande Mario! Ma bravissimi, va detto, anche Badelj e Pasqual. La Roma sembra una belva ferita. Si scatena. Viene bloccata. Montella toglie Diamanti, ormai provato, e manda in campo Ilicic, che ha respinto con forza tutte le offerte del mercato di gennaio, a cominciare da quella del Bologna. Ed eccolo qui, Josip: che però, appena entrato, non s’intende con Borja in un’azione nell’area giallorossa che avrebbe potuto portare al raddoppio viola.
DOPPIETTA – Sulla panchina romanista, Garcia mastica amaro. E prova la mossa: fuori Totti (28’) e dentro Ibarbo, arrivato con il mercato di gennaio. E proprio Ibarbo si produce in una scena teatrale (30’) andando in terra con la mano sul petto dopo un intervento di Savic. Che alza, è vero, la gamba, ma sfiora appena l’attaccante della Roma. Poco dopo Ilicic colpisce la traversa su servizio di Pasqual. Ma arbitro e guardalinee intervengono: fuorigioco. Nuova sostituzione nella Fiorentina: esce Borja Valero ed entra Mati Fernandez. I viola coprono bene il campo, sopportano la fatica, risultano lucidi e precisi. Mentre i giallorossi mandano fuoco dalle narici, ma sbagliano e imprecano. Cole (37’) va giù in area: lo stadio esplode invocando il rigore. Damato vede bene e fa proseguire. I giocatori giallorossi, a onor del vero, non protestano. La Fiorentina ci crede. E trova il raddoppio (44’) con un’azione fotocopia rispetto a quella che ha portato al primo gol. Ancora Pasqual via da solo sulla sinistra e assist al bacio per Marione Gomez che si destreggia bene e la butta dentro. Due a zero. Quattro minuti di recupero. Gomez esce ed entra Babacar. Ormai la semifinale di Coppa Italia, contro la Juve, è centrata. Grande, memorabile impresa. Bravissima Fiorentina!
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