Toscana, organizzazioni del turismo in rivolta contro la Regione
Le associazioni regionali di Confesercenti, Confcommercio, Confindustria e Cooperazione sono contrariate per una proposta di legge che modifica il Testo unico sul Turismo, che l’assessore Nocentini ha portato in giunta lunedì 2 febbraio. Un’anticipazione ha fatto crescere l’irritazione delle categorie perché annuncia una serie di misure negative nei confronti del sistema alberghiero. Sono previsti infatti vantaggi per Case e appartamenti vacanze, “albergo diffuso”, affittacamere non professionali, mentre nei confronti degli alberghi si continua a proporre ogni tipo di vincolo. E’ una concorrenza sleale, sostengono gli operatori. Che hanno unitariamente stilato un documento richiedendo espressamente l’intervento del presidente, Enrico Rossi.
Eppure nei mesi scorsi le categorie hanno partecipato ai tavoli regionali sulle modifiche del Testo Unico sul Turismo, chiedendo a gran voce alla Regione di intensificare i controlli sulle attività ricettive abusive. Leggere sulla stampa che la Giunta avrebbe approvato una Proposta di Legge in cui verrebbero disattese completamente tutte le richieste delle categorie del turismo toscano è la vanificazione di tutto quanto era stato detto nella concertazione.
Da quanto emerge dalla stampa poi, quello licenziato non sarebbe il testo sottoposto alla concertazione ma in particolare non sarebbero state accolte nessuna delle osservazioni avanzate congiuntamente dal sistema delle associazioni di categoria. Con questo testo si agevola l’abusivismo invece di tutelare le imprese in regola e promuovere il territorio. Il turismo non è una risorsa infinita per la Toscana. Ha bisogno di normative che promuovano le imprese sane e qualificate e la leale concorrenza.
Ricordiamo che sui territori vengono aumentati gli importi delle tasse di soggiorno, invece di andare a stanare le attività abusive che proliferano senza rispettare obblighi e doveri delle imprese ricettive serie. Non ci spaventa un mercato più competitivo, ma chiediamo che tutti siano tenuti ad offrire le medesime garanzie, ai turisti, ai lavoratori, alla collettività. La Regione non può accettare che si continui a inquinare il mercato con un’offerta parallela, sfuggendo a qualunque regola, a partire da quelle basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza. Ora la proposta di legge andrà in Commissione in Consiglio Regionale nelle mani di Rosanna Pugnalini. L’augurio è che prevalgano buon senso e ragionevolezza.
