Carabiniere Giangrande: condanna a 16 anni confermata a Preiti, l’uomo che sparò davanti a Palazzo Chigi

ROMA – Confermata in Corte d’Appello la condanna a 16 anni di reclusione, che era inflitta con rito abbreviato dal Gup di Roma a Luigi Preiti. Ossia all’uomo che, davanti a palazzo Chigi, mentre era in corso il giuramento del governo di Enrico Letta, sparò contro quattro carabinieri, uno dei quali, il brigadiere Giuseppe Giangrande, rimase gravemente ferito e ancora oggi, seppure in condizioni abbastanza stabili, soffre per le conseguenze di quegli spari. La sentenza è stata pronunciata dalla I Corte d’Appello presieduta da Giovanni Masi. Il procuratore generale aveva chiesto per l’imputato un aumento di pena di due anni, ma la Corte non ha accolto la richiesta. Preiti è stato anche condannato a pagare le spese di giudizio e una serie di risarcimenti, sia alle parti civili sia al ministero della giustizia. In particolare, le spese sostenute dai familiari sono state quantificate in 4.800 euro, al ministero sono state riconosciute spese per 1.800 euro mentre 1.440 euro saranno liquidate a un’associazione Onlus.
Ad assistere alla lettura della sentenza c’era in aula anche Martina Giangrande figlia del sottufficiale che è rimasto gravemente ferito nella sparatoria. Alla ragazza è stato chiesto se volesse fare dichiarazioni o mandare un messaggio a Preiti e ha risposto: “Non ho nulla da dire e a Preiti non devo mandare a dire nulla. Sono soddisfatta della sentenza. Quanto a mio padre è stabile e questo per me è già un grosso risultato… va bene così… è giusto così”.
