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Coppa Italia: Juventus-Fiorentina (diretta su Rai Uno alle 20,45). E Montella rivela: «Anche l’anno prossimo sarò in viola»

Gomez afferrato per la maglia da Chiellini: il duello si rinnova
Gomez afferrato per la maglia da Chiellini: il duello si rinnova

FIRENZE. Oltre al presente (l’attesissima gara con la Juventus valevole per la semifinale di andata di Coppa Italia in programma stasera a Torino alle 20,45) Montella ribadisce di non aver nessuna intenzione di andarsene da Firenze il prossimo anno («Ci sono tutte le condizioni per andare avanti insieme»), ma la notizia che in altri momenti avrebbe grande risalto, oggi passa fatalmente in secondo piano. Nell’aria c’è infatti semplicemente voglia dell’ennesima impresa. E tutti gli occhi saranno puntati sul fenomeno Salah. A Torino sono curiosi e … timorosi

STIMOLI.«E’ una gara particolare anche per me, già da prima che arrivassi a Firenze: ci sono stimoli e motivazioni maggiori. E poi, essendo una semifinale, c’è solo un ostacolo da superare: è il percorso più breve per arrivare in Europa questa partita».

JUVENTUS. Il problema è che neppure i bianconeri, pur con la testa all’ennesimo scudetto e alla trasferta di Dortmund in Champions, non hanno intenzione di snobbare l’appuntamento. «E’ legittimo che giochino coi titolari anche perché in campionato hanno grande vantaggio. Loro sono i migliori d’Italia e questo ci dà stimoli: sappiamo che ci aspetta una gara di sacrifici, anche perché sinceramente non vedo differenze nel gioco di Allegri e Conte: hanno gli stessi principi».

FORMAZIONE. Il problema, poi, è che gli infortuni si fanno sentire di brutto. Montella anticipa poche cose ma dall’infermeria non arrivano buone notizie, soprattutto per il centrocampo perché il recupero di Borja non è scontato come sembrava e perché Pizarro non ha fatto la rifinitura: anche lui è in forte dubbio.

SALAH. Però c’è l’attacco delle meraviglie, a iniziare da Salah. «L’obiettivo di ogni allenatore è provare a migliorare sempre un giocatore: lui deve continuare così, si è integrato subito e siamo totalmente contenti. Spesso quando si vuole migliorare un giocatore per forza si rischia di peggiorarlo».

GOMEZ. E poi c’è Gomez, che allo Juventus Stadium è già stato fondamentale lo scorso anno. «Nell’ultima partita aveva un piccolo problema, non mi dava garanzie: in questi giorni l’ho visto in crescita ed ora sta bene», le parole del tecnico viola che sanno quasi di avvertimento per la Juventus.

ATTESE. Ma che tipo di gara si attende Montella? «Vorrei vedere il meglio delle ultime due partite: anche se dovremo cambiare qualcosa da un punto di vista strategico. Mi aspetto che la squadra sappia che sarà una partita difficile e di sacrificio. Dobbiamo essere pronti mentalmente a mettere in campo sofferenza ma anche qualità».

NETO. Nessun dubbio per la porta, giocherà Neto, in quello che diventerà il suo stadio. «C’è un bel rapporto tra lui e lo spogliatoio: quando scelsi di mandare in campo Tatarusanu è perché mi dava più garanzie in quel momento, adesso è un bel problema avere a disposizione due portieri così forti. L’ho visto sereno. Inoltre è tutto da dimostrare che andrà alla Juve».

TIFOSI. E poi i tifosi ormai hanno smesso di fischiarlo. A proposito, saranno oltre 1.500 a Torino nonostante si giochi in notturna e di giovedì. Già, l’impresa…. «I tifosi hanno il diritto di sognare. L’importante però è che la squadra non si illuda e non smetta mai di sacrificarsi» catechizza l’ambiente il tecnico. Ma sarà davvero difficile che succeda proprio stavolta.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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